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Prove poco risolutive per lo standard 3G cinese

24 Giugno 2005

Prove poco risolutive per lo standard 3G cinese

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Lo standard di telefonia 3G (terza generazione) sviluppato e sostenuto dalla Cina si è rivelato poco efficace in occasione di recenti prove

A riportare la notizia è il quotidiano asiatico China Daily.

Secondo China Daily, che cita una fonte ben informata del settore, i chip sviluppati per la tecnologia TD-SCDMA non sono affatto efficaci per alcune applicazioni tipiche della 3G, come il download di file musicali o la videoconferenza.

Nel corso di queste prove, i chip TD-SCDMA sviluppati in Cina hanno dimostrato di funzionare soltanto per la gestione delle chiamate e per inviare SMS, afferma il quotidiano asiatico.

Questi chip si sono rivelati molto “meno efficaci” anche nel caso di invio di messaggi multimediali, per la videofonia e per scaricare e leggere file musicali, sempre secondo il quotidiano.

Prove effettuate l’anno scorso si erano già rivelate poco soddisfacenti, ma i difensori dello standard TD-SCDMA avevano affermato che i prodotti e le attrezzature di rete sarebbero stati pronti per una messa in commercio prevista nel corso dell’anno 2005.

La Cina si sta impegnando nello sviluppo dello standard TD-SCDMA per evitare di dovere pagare diritti agli sviluppatori dei due principali standard mondiali, CDMA 2000 e WCDMA.

Pechino deve attribuire quest’anno delle licenze di telefonia 3G e i sistemi di terza generazione dovrebbero essere costruiti attorno alle norme CDMA 2000 e WCDMA, ma numerosi osservatori ritengono che Pechino chiederà a uno o più produttori di sviluppare un sistema parzialmente o interamente progettato sulla TD-SCDMA.

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