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Prospettive open source 2004, serie e meno serie

12 Gennaio 2004

Prospettive open source 2004, serie e meno serie

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Pur con l'affaire SCO sempre in primo piano, crescono spazi (e speranze) a tutto campo

Anno nuovo, tempo di consuntivi e previsioni. Stavolta per il mondo open source ciò riguarda innanzitutto l’affaire SCO. Non a caso, l’argomento tocca i primi posti tra gli articoli maggiormente letti dagli utenti di Linux Today. In particolare, l’apposita classifica segnala due storie di fine estate: la lettera aperta di Jeremy Allison, leader del progetto Samba, in risposta agli attacchi di SCO contro la GNU GPL (GNU General Public License) pur continuando a usare software sotto tale licenza, incluso lo stesso Samba; la replica di Bruce Perens e Eric Raymond contro le accuse lanciate da Darl McBride, responsabile di SCO, all’intera comunità open source per una serie di attacchi DDoS subiti dal sito Sco.com. Insomma, è la questione SCO ad affacciarsi con maggior frequenza consultando la sfera di cristallo per l’anno appena iniziato, pur non mancando l’attenzione su bilanci e promesse altrettanto importanti per il pinguino.

“Le manovre legali di SCO non rallenteranno la corsa di Linux nel 2004”, questa la secca previsione di un gruppo di addetti ai lavori riunito da Searchenterpriselinux.com. Nello specifico: Sam Greenblatt (Computer Associates Linux Technology Group) prevede “ancor più drammi e intrighi” mentre la vicenda, si spera, approderà in tribunale; per John Terpstra (co-fondatore del Samba Team) i vari avvocati coinvolti nel caso “faranno così tanti soldi da potersi comprare ogni contendente” e il futuro sarà tutto una scommessa; Kenneth Milberg (consulente Unix) ritiene che “SCO cadrà a faccia in giù”, con multe e sentenze negative fino a causarne la possibile bancarotta.

Lo stesso gruppo di esperti si lancia poi in altre interessanti previsioni, tra cui: la crescita di Linux in ambiente desktop, dovuta alle migliorie di OpenOffice, alla penetrazione in mercati verticali, al disgusto degli utenti per le pratiche Microsoft e al rampante supporto di grossi rivenditori; l’ulteriore diffusione di sistemi basati su Linux, pur se all’insaputa ai consumatori, in prodotti d’uso comune quali automobili e TV ad alta definizione; il continuo passaggio all’open source di sistemi Window NT 4 e Unix, di pari passo a quello del più vasto settore enterprise, considerando l’arrivo del kernel 2.6 finirà per azzerare gran parte delle attuali differenze tra Linux e gli Unix proprietari.

Rimanendo su faccende più squisitamente tecniche, queste affiorano anche nei suddetti articoli Top Ten di Linux Today, a cominciare proprio dalle novità offerte dal nuovo kernel. L’unico motivo, segnalano i redattori, per cui tale argomento non è in cima alla classifica sta nel fatto che è stato lanciato soltanto a fine dicembre. Mentre Raymond, stavolta in qualità di presidente dell’Open Source Initiative, azzarda il futuro di vari progetti del gruppo, dopo che qualcuno “aveva prematuramente indicato la morte precoce di Sun Microsystems”. Da segnalare ancora, sia perché sfiziosa sia come riferimento più complessivo, l’annessa Top 50 Hall of Fame Page, ovvero le 50 maggiori storie di tutti i tempi: primeggia un intervento di Torvalds su temi inerenti il kernel 2.4.0. Seguono in ordine sparso i dettagli sulla distribuzione Red Hat, i risultati di ‘benchmark’ in cui Linux batte Windows 2000 e un paio di interventi di Stallman (uno che raggruppa Qt, GPL, KDE, GNOME e l’altro sul boicotaggio di Amazon).

Infine, la testata LWN.com, nata anni addietro come Linux Weekly News, presenta l’annuale scaletta di eventi sotto la 2003 Linux Timeline. Suddiviso mese per mese e in maniera sintetica ma ben fatta, il documento raccoglie brevi news, press release e altre info su questioni relative all’intera comunità open source sviluppatesi nel corso del 2003. Suggeriscono, inoltre, possibili percorsi per l’anno nuovo. Abbondano ovviamente i link di rimando alle varie fonti originali, come pure le citazioni sparse, dalle puntualizzazioni filosofiche alle sempre presenti (e necessarie) battute ironiche. Due stralci a caso: “Anche se molta gente è cosciente di quanto sia facile e pratico lavorare col software libero, gran parte di loro non pensa alla questione della libertà, e ciò ci indebolisce, perché mancando di dar valore alla libertà si rischia di gettarla via” (Richard Stallman). “Linux è come un cucciolo, all’inizio è tutto molto bello, ma poi devi anche prendertene attenta cura” (Jonathan Schwartz, vicepresidente Sun).

Va da sé che nelle pagine dei vari mesi si affaccino spesso opinioni e frasi relative al caso SCO, quasi a premonizione di quanto continuerà ad accadere ancora per il 2004. Qualche esempio per chiudere: “Francamente troverei molto interessante una sceneggiata in stile Jerry Springer [conduttore di uno show di reality TV]. Prendersi a parolacce in pubblico, tirarsi addosso le sedie a vicenda, SCO che si lamenta delle altre donne di IBM… Decisamente divertente” (Linus Torvalds). “Mostreremo le prove che abbiamo al momento giusto, in aula. La comunità Linux vorrebbe che le diffondessi ora, in modo che possano ripulirle in tempo, prima di arrivare in tribunale. Non é così che abbiamo intenzione di procedere” (Darl McBride, CEO di SCO).

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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