Ostinato, ambiguo, benevolo dittatore (qui l’aggettivo "benevolo" è da considerarsi in senso ironico), sono solo alcuni dei modi tra i più gentili con cui sia stato apostrofato Ian Hickson, editore della specifica HTML.
Hickson ha avuto modo di esibirsi ancora una volta in tutta la sua brutale schiettezza lo scorso 21 febbraio, in risposta a Richard Bateman (Microsoft) che propose di introdurre un sistema di protezione dei contenuti multimediali serviti in HTML:
I believe this proposal is unethical and that we should not pursue it.
Microsoft non è sola nel farsi promotrice di questa bozza di documento intitolata Encrypted Media Extensions v0.1, c’è anche il supporto di altri importanti attori come Google e Netflix. In effetti la totale assenza di un sistema di protezione dei contenuti è sempre stato percepita come un elemento di debolezza del video HTML5 nella sua costante e superficiale contrapposizione a Flash.
È probabile che la netta contrarietà espressa da Hickson e la sponda che ha trovato in Mozilla, nient’affatto propensa ad introdurre una sorta di DRM per il linguaggio di marcatura, facciano fallire sul nascere questo tentativo. Tuttavia la questione si ripresenterà presto. I produttori di contenuti non accetteranno la distribuzione degli stessi in assenza di un adeguato sistema di protezione. Aspettiamoci altre proposte, si spera meno indecenti.