Mentre molti paesi europei, soprattutto il nostro, sono in affanno per finanziare sviluppo e ricerca, arriva una buona notizia dal Portogallo.
Il governo di questo paese europeo (uno dei migliori investitori degli aiuti comunitari) ha deciso di raddoppiare gli investimenti nelle nuove tecnologie, portandoli dal 2 al 4,5 % del PIL entro il 2005. Lo scopo, portare il Portogallo in testa tra i paesi europei nell’accesso a Internet a larga banda.
Dunque, l’obiettivo è “piazzare il Portogallo nel 2005 in testa tra i paesi leader del programma Europe 2005, incaricato di promuovere l’accesso alle nuove tecnologie, attraverso lo sviluppo massiccio dell’acceso a Internet a larga banda”.
Questo è quello che prevede il Piano d’azione per la società dell’informazione, che verrà presentato dal primo ministro, Josè Manuel Durao Barroso.
Secondo l’UMIC (Unità d’innovazione e conoscenza), l’organismo incaricato della promozione dell’accesso a Internet ad alta velocità in Portogallo, questo programma dovrà permettere di equipaggiare a larga banda, in meno di due anni, circa il 50 % delle abitazioni e la metà delle aziende con più di 9 lavoratori.
Per arrivare all’obbiettivo, Il Portogallo non bada a spese, pur di riuscire a sviluppare una rete ad alta velocità che veda tra i suoi fruitori, oltre che le aziende, anche gli istituti scolastici e la popolazione in generale.
Secondo quanto riporta il quotidiano economico, Diario Economico quest’anno saranno investiti circa 544 milioni di euro, dei quali 436 milioni provenienti da fondi pubblici e 108 milioni di fondi comunitari della Banca europea per gli investimenti.
Il governo, per realizzare questo progetto, conta sugli aiuti di organismi privati.
Per le imprese, il governo metterà a disposizione molti incentivi che passano dalla formazione, a misure fiscali e alla creazione di reti che mirano a favorire l’accesso a queste nuove tecnologie.
Sul fronte dello sviluppo dell’accesso gratuito a Internet verranno coinvolti gli istituti scolastici, in modo da superare la media europea del numero di postazioni commesse a Internet a larga banda nei luoghi scolastici.
Nel programma, dicevamo, non viene dimenticata la popolazione. Il piano, infatti, prevede il favorire l’accesso della popolazione a queste tecnologie.
L’UMIC conta sulla creazione di 16 punti di accesso a Internet ogni 100 mila abitanti nel 2005, mentre un programma speciale dovrebbe sensibilizzare la popolazione sopra i 54 anni a utilizzare Internet.
Un occhio particolare sarà rivolto alle regioni svantaggiate o limitate nell’accesso all’informazione attraverso le nuove tecnologie, con la creazione di 200 centri di informazione.
Secondo i dati dell’Authority delle comunicazioni portoghese (Anacom), gli abbonati a servizi di accesso a Internet alla fine del primo trimestre di quest’anno sono 5,74 milioni, circa il 51 % in più dell’anno passato, con una percentuale di penetrazione in aumento del 56 %.
In crescita anche il settore della larga banda, con un aumento di 310 mila clienti alla fine del primo trimestre tra cavo e ADSL.