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Progettare l’outsourcing per generare nuovo valore

22 Maggio 2003

Progettare l’outsourcing per generare nuovo valore

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Al convegno "IT governance e outsourcing executive seminar 2003", organizzato da IDC Italia, il 14 maggio a Milano) si è parlato dell'evoluzione dei servizi di outsourcing

Secondo gli analisti di IDC, che hanno presentato i risultati preliminari di un’indagine sulla domanda di outsourcing in Italia, è prevedibile una trasformazione dell’outsourcing: da semplice fornitura di servizi, con una precisa definizione delle competenze e dei processi e giustificata per lo più dal contenimento dei costi, a progetto di servizi strategici per l’azienda.

Dalla ricerca apprendiamo che cambierà anche il ruolo dell’outsourcer: non più, o non solo, fornitore subordinato a rigidi vincoli contrattuali, ma partner con il quale condividere il business aziendale (e il relativo rischio d’impresa).

Il 50% del campione – i settori rappresentati sono: Industria, Commercio, PA, Finanza, Servizi – dichiara di avere in outsourcing ‘servizi o sezioni dell’IT’. Il 10% non ha attività in outsourcing, ma prevede di portare all’esterno aree importanti dell’IT. Il 38% del campione non si è rivolto a fornitori esterni e non prevede di farlo. Infine, solo il 2% afferma di essere ricorso all’outsourcing, ma di voler interrompere l’esperienza.

Il motivo principale nella decisione di portare all’esterno funzioni aziendali è la riduzione dei costi per mantenere competitività. E si ricorre all’outsourcing quando il settore in cui opera l’azienda è caratterizzato da: 1. cambiamenti della domanda di mercato, 2. fase di consolidamento, 3. fusioni e acquisizioni.

Emerge che nella scelta del fornitore, e per il successo della collaborazione, incide in misura determinante il rapporto di fiducia. Il fornitore, tuttavia, deve garantire ‘esperienza nel settore in cui opera l’azienda’ e ‘rapidità’ nelle azioni di supporto. Il prezzo è un fattore importante, ma non decisivo.

Si registrano anche ostilità e resistenze. Anzitutto per il timore di perdere il controllo di competenze e informazioni ‘core business’. In secondo luogo per la convinzione di non ottenere una reale riduzione dei costi.

Ma, come dichiarano alcuni degli invitati al convegno, che rappresentano importanti aziende fornitrici di servizi, dietro l’insuccesso di un progetto di outsourcing si nasconde un problema ‘italiano’, ossia la difficoltà nella gestione delle risorse umane. E questo in due modi: una mancanza di collaborazione dall’interno; una gestione problematica del trasferimento del personale (“con l’alternativa tra l’essere assunti dall’outsourcer e la perdita dell’impiego”).

Gli analisti di IDC prevedono un ruolo più strategico per l’outsourcing. Le relazioni tra outsourcer e azienda dovranno essere connotate da estrema affidabilità e flessibilità, garantendo al tempo stesso la possibilità di controllo e di innovazione da parte dell’azienda del cliente.

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