Novell e Computer and Communications Industry Association (CCIA) hanno rinunciato a proseguire nella causa contro Microsoft, avendo raggiunto accordi transattivi che garantiscono loro un congruo indennizzo.
Voci non ufficiali parlano di 20 milioni di dollari da versare alla CCIA; mentre l’8 novembre Microsoft aveva accettato di versare 536 milioni di dollari a Novell.
La sola azienda, dunque, a rimanere ferma sulle proprie posizioni nella guerra europea contro la società di Redmond è RealNetworks, produttrice di Real Player, software diretto concorrente di Media Player.
Il procedimento di appello, come è noto, si riferisce alle sanzioni decise dalla Commissione europea per la concorrenza contro Microsoft. Oltre a dover pagare un’ammenda di circa 500 milioni di euro, la software house di Redmond è stata obbligata a dare accesso alle tecnologie Windows ai concorrenti, allo scopo di favorire e ottimizzare l’interoperabilità dei software terzi, in particolare in materia di server.
A Microsoft è stato inoltre imposto di commercializzare una versione di Windows XP “epurata” del lettore multimediale Windows Media Player.
La riunione convocata dal giudice Bo Vesterdorf ha coinvolto non soltanto le parti ancora presenti nel procedimento, ma anche quelle che si sono ritirate. Tom Brookes, portavoce di Microsoft, ha comunicato che la decisione unanime è stata nel senso che le testimonianze rese da testi indicati da Novell e CCIA manterranno valore ufficiale. Stesso trattamento per le memorie depositate dalle due società.