L’idea è quella di fare convogliare la sua agenzia di viaggio online Expedia.com e le attività connesse in una nuova entità battezzata, appunto, “Expedia”. Questo perché l’immagine di sito di viaggi online che si è ormai “appiccicata” al gruppo ne rallenta la crescita. Se l’attività d’IAC è predominata dal suo portafoglio di siti di viaggio, infatti, il gruppo è anche presente su Web con altre attività: gli incontri, i consigli finanziari ed il commercio elettronico.
L’azienda newyorkese ha aggiunto che la scissione assumerebbe la forma di un riassetto del panorama azionario IAC, con cui gli azionisti del gruppo riceverebbero un numero di titoli Expedia proporzionale a quello delle azioni IAC detenute, nel quadro di une transazione non tassabile.
Barry Diller resterà Presidente d’IAC e assumerà anche la presidenza di Expedia, mentre la direzione generale della nuova entità sarà affidata a Dara Khosrowshahi. Le stock-option di Diller, spendibili in azioni IAC, saranno convertite in azioni IAC ed Expedia.
Diller, in un comunicato, ha tenuto a precisare che il settore viaggi d’IAC ha fatto registrare un tasso di crescita “vertiginoso a tal punto che rappresenta ora più del 50% degli utili della società, schiacciando ogni altra cosa. Il risultato del nostro successo nel viaggio, e del suo peso schiacciante, è che IAC è considerato come una società di viaggi, ma noi abbiamo scoperto che questa percezione rallenta, in realtà, la capacità di crescita della nostra impresa, sia fuori dall’attività viaggio sia nell’ambito di questa attività”.