Per noi fotografi – e non solo – è un bene cercare di trasformare la propria passione in un lavoro perché si tratta di qualcosa che ci interessa, siamo informati sull’argomento e possiamo affrontarlo con competenza. Quello che molto spesso manca, però, è la capacità di fare i passi giusti in quella direzione. A volte il motivo per cui non otteniamo quello che vogliamo è che… non lo sappiamo abbastanza! Magari abbiamo una vaga idea. Per esempio: ci piacerebbe essere fotografi specializzati in pane. Ma, cosa significa praticamente? Riusciamo a definirlo con più precisione? Vorremmo dei clienti che ci paghino per fotografare pagnotte. Okay, un po’ più chiaro. Chi potrebbero essere questi clienti? Panetterie? Consorzi? Associazioni di categoria? Oppure bar che fanno panini? Supermercati?
Se li conosci li conquisti
Un esercizio utile è domandarsi che tipo di esigenze e di problemi hanno questi potenziali clienti. Per esempio: hanno bisogno di fare vedere la qualità del loro pane su una insegna, oppure sul menu, oppure in una pubblicità oppure nella loro newsletter? Bene, per conquistarli dobbiamo fare in modo che ci vedano come i professionisti in grado di soddisfare le loro esigenze, la soluzione ideale a quel problema specifico. Noi, famosi fotografi di pagnotte, siamo capaci di rendere i loro prodotti così bene nelle nostre fotografie che chi le guarda sente quasi il profumo di pane!
Se sappiamo chi sono i nostri potenziali clienti e di cosa hanno bisogno, dobbiamo solo prepararci per presentarci in modo credibile e fare una proposta irrinunciabile. Dunque… cosa vogliamo?
Lavorare con passione
Proviamo a riformulare. Vogliamo conquistare quel cliente che ci permetterà di fotografare la nostra passione: il pane. Più chiaro, no? Ora basta prepararci benissimo, controllare se abbiamo lacune da colmare, imparare a presentarci in modo impeccabile e studiare quali sono le strategie che funzionano adesso. Là fuori ci sono dei clienti che sognano di trovare fotografi specializzati in quel particolare argomento, ma… sanno che esistiamo?
Studio e lavoro
Ecco perché è così importante studiare i nostri interlocutori e fare delle prove delle foto che ci piacerebbe scattare per loro. Quando li contatteremo, ci aiuterà non poco potere mostrare delle immagini realizzate da noi che corrispondono alle loro esigenze. Difficile dimostrare che siamo bravi a fotografare pagnotte facendo vedere delle foto di moda (o viceversa).
D’altra parte, ingaggeremmo un allenatore di pallavolo per prepararci ad un torneo di tennis? Un cuoco vietnamita per cucinare messicano? E… un fotografo di still life per fotografare una gara motociclistica? La superspecializzazione paga. Però può capitare che un cuoco vietnamita sia cresciuto in Messico! Come fa a comunicare che sa cucinare bene entrambe le specialità? Lo dice a tutti nello stesso modo, oppure ai clienti interessati al messicano parla solo di Messico e ai clienti interessati alla cucina vietnamita parla solo di Vietnam? Come può gestire la sua comunicazione verso i potenziali clienti?
Il portfolio fa il monaco
Ho imparato sulla mia pelle che una piccola differenza nel modo di presentarmi può cambiare radicalmente l’esito di un appuntamento di lavoro. Così, errore dopo errore, ho potuto affinare la mia capacità di presentarmi a nuovi potenziali clienti. Ho voluto condividere quello che ho imparato in un libro, Marketing per fotografi. È un manuale brutalmente pratico, zeppo di informazioni molto concrete sulle strategie migliori oggi per farsi trovare da nuovi clienti e contiene parecchi contatti di fornitori che mi hanno semplificato il lavoro. È un libro da leggere e da consultare, serve anche a mettere a fuoco meglio che cosa vogliamo e qual è la strada migliore per avvicinarci ai nostri obiettivi. Perché se è vero che non sempre noi fotografi abbiamo competenze di marketing, possiamo sempre imparare.
Mercoledì 12 settembre alle 19 Enzo Dal Verme presenta Marketing per fotografi presso New Old Camera in via Dante 12 a Milano. Si entra gratis, ma è obbligatorio iscriversi su questa pagina.