Si tratta di un prodotto che, grazie all’elevato grado tecnologico, permette di conoscere in tempo reale la disponibilità dell’interlocutore e la sua volontà di rispondere alla chiamata, consentendo agli operatori di telefonia di offrire nuovi servizi, promuoverne l’utilizzo e incrementare il fatturato.
“La prima conseguenza delle tecniche di rilevamento della presenza sarà quella di armonizzare le comunicazioni, poi di incrementare la produttività e, infine, favorire il raggiungimento degli obiettivi di business”, ha affermato Charles Golvin, Principal Analyst di Forrester Research.
Presence Server permette a chi effettua la chiamata di stabilire il miglior canale di comunicazione secondo le preferenze espresse dall’interlocutore, quali, ad esempio, SMS, IM mobile e Push to Talk. Conoscere in tempo reale la disponibilità dell’interlocutore, il mezzo di comunicazione preferito e le capacità del suo dispositivo può infatti determinare un incremento dei flussi di comunicazione e del ricorso ai servizi a valore aggiunto.
La soluzione Comverse Presence Server supporta una gamma di applicazioni prodotte sia da Converse, sia da terze parti. Gli operatori 2G potranno implementare applicazioni di forte impatto grazie a Presence Server, crescendo verso un ambiente applicativo IMS (IP Multimedia Subsystem) completo sulle reti 2.5G e 3G di prossima generazione. L’architettura di sistema è ottimizzata per supportare diverse applicazioni IMS (Push to Talk, IM mobile e teleconferenza vocale) tramite un robusto componente centralizzato. Dotato di un’architettura ad elevata capacità, altamente scalabile e compatibile con i principali standard e protocolli di comunicazione mobile (come OMA, IMPS e SIP), il sistema è pensato per facilitare la migrazione dalle reti legacy verso quelle di nuova generazione.