Anti Digital Divide, l’associazione non-profit di utenti e TLC, ha espresso non poche perplessità sul progetto di modifica della normativa in materia di protezione dei dati sensibili. La preoccupazione è che la proposta di legge attualmente al vaglio del Senato non tuteli sufficientemente i cittadini e gli utenti.
«È in corso al Senato un nuovo tentativo di svuotare la legge sulla protezione dei dati personali, a danno dei cittadini e dei lavoratori e a favore delle imprese. La Commissione Industria sta esaminando gli emendamenti alla cosiddetta lenzuolata Bersani. In seguito alle pressioni di forti organizzazioni imprenditoriali, alcuni parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno proposto che tutte le imprese siano esonerate dal predisporre le misure minime di sicurezza a tutela dei dati personali», si legge sulla petizione sostenuta, tra gli altri, dall’ex garante della privacy Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti, Arturo Di Corinto e pubblicata sul sito di Adunanza Digitale.
Uno dei nodi più discussi riguarda le diverse interpretazioni che si danno del diritto alla privacy. Anti Digital Divide è convinta che sarebbe meglio discutere su eventuali miglioramenti che possano snellirne l’applicazione senzalimitare il diritto alla privacy di intere categorie.