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Poca fortuna per il commercio etico online

06 Febbraio 2002

Poca fortuna per il commercio etico online

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Delude il commercio elettronico sposato alla solidarietà

Poco più di un anno fa era stato lanciato in Francia 4uman, il primo sito europeo di commercio elettronico basato sull’acquisto unito all’atto di solidarietà. Oggi purtroppo questo settore è all’attenzione degli osservatori del Web per il suo scarso successo.

La francese 4uman è infatti un’esperienza nata per stimolare l’acquisto etico, ma oggi i suoi fondatori la descrivono come molto deludente.

Il sito funziona dando il massimo della discrezionalità al consumatore: il 4, oltre a essere un gioco di parole in inglese per il titolo dell’azienda, è infatti anche la percentuale dell’acquisto che viene devoluta all’associazione prescelta dal consumatore stesso. 4human preleva invece il 2% di commissione dalla transazione.
Moltissimi settori merceologici sono coperti da 4uman, che ha attivato partnership con diversi venditori, dai siti di dischi a quelli di viaggi.

La formula proposta era unire l’utile per gli altri all’utile economico, ma a un anno di attività, uno dei fondatori, Raphaël Butruille, afferma che i dati delle entrate sono troppo bassi per essere comunicati e quindi i trasferimenti alle associazioni volontarie sono ridicoli. Queste ultime hanno solo avuto un ritorno di visibilità grazie a 4human.

Nello stesso tempo il sito non chiude, non demorde. Continua lo sforzo per rimanere a galla e sperare in un incremento dell’e-commerce in generale e di una maggiore diffusione del consumo legato alla solidarietà.

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