Poco più di un anno fa era stato lanciato in Francia 4uman, il primo sito europeo di commercio elettronico basato sull’acquisto unito all’atto di solidarietà. Oggi purtroppo questo settore è all’attenzione degli osservatori del Web per il suo scarso successo.
La francese 4uman è infatti un’esperienza nata per stimolare l’acquisto etico, ma oggi i suoi fondatori la descrivono come molto deludente.
Il sito funziona dando il massimo della discrezionalità al consumatore: il 4, oltre a essere un gioco di parole in inglese per il titolo dell’azienda, è infatti anche la percentuale dell’acquisto che viene devoluta all’associazione prescelta dal consumatore stesso. 4human preleva invece il 2% di commissione dalla transazione.
Moltissimi settori merceologici sono coperti da 4uman, che ha attivato partnership con diversi venditori, dai siti di dischi a quelli di viaggi.
La formula proposta era unire l’utile per gli altri all’utile economico, ma a un anno di attività, uno dei fondatori, Raphaël Butruille, afferma che i dati delle entrate sono troppo bassi per essere comunicati e quindi i trasferimenti alle associazioni volontarie sono ridicoli. Queste ultime hanno solo avuto un ritorno di visibilità grazie a 4human.
Nello stesso tempo il sito non chiude, non demorde. Continua lo sforzo per rimanere a galla e sperare in un incremento dell’e-commerce in generale e di una maggiore diffusione del consumo legato alla solidarietà.