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Più facile per le Regioni pubblicare online i bandi di gara

20 Giugno 2001

Più facile per le Regioni pubblicare online i bandi di gara

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Un accordo tra il Ministero dei Lavori pubblici e la Conferenza delle Regioni ha semplificato le modalità per le registrazione e la pubblicazione online, sul sito del Ministero, dei bandi e degli avvisi di gara da parte delle stazioni appaltanti.

Un accordo tra il Ministero dei Lavori pubblici e la Conferenza delle Regioni ha semplificato le modalità per le registrazione e la pubblicazione online, sul sito del Ministero, dei bandi e degli avvisi di gara da parte delle stazioni appaltanti.

Dal 1° maggio 2001, in base al decreto del Ministero dei Lavori pubblici 6 aprile 2001, n. 20 – pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 100, del 2 maggio 2001 (del quale abbiamo parlato in questa sezione) – le amministrazioni pubbliche, statali e regionali, devono provvedere alla pubblicazione via Internet dei bandi e degli avvisi di gara per gli appalti di lavori pubblici.

Per agevolare l’attuazione di quest’obbligo, il Ministero del Lavori pubblici e la Conferenza dei presidenti delle Regioni (nonché Itaca, l’organismo tecnico di riferimento) hanno stipulato un accordo per la regolamentazione della procedura di registrazione e pubblicazione dei bandi.

Le stazioni appaltanti di ambito statale e di interesse nazionale utilizzano, infatti, per la pubblicazione dei bandi e degli avvisi di gara il sito del Ministero dei Lavori pubblici, mentre le amministrazioni che realizzano opere di interesse regionale, nel caso di mancata attuazione degli appositi siti Internet predisposti e attivati dalle regioni e dalle province autonome, devono trasmettere i bandi al Ministero dei Lavori pubblici, che provvede a pubblicarli sul proprio sito.

In seguito alla recente definizione della collaborazione tra il Ministero e le Regioni, sarà più semplice per le amministrazioni locali assolvere agli oneri di pubblicazione. È stata, infatti, messa a punto una procedura guidata. Preliminarmente, per poter usufruire del servizio, è necessaria la registrazione; una volta ricevuta, al proprio indirizzo di posta elettronica, la conferma dell’avvenuta abilitazione è possibile accedere alla procedura, suddivisa in tre fasi. La prima consiste nell’inserimento del bando integrale, da parte dell’amministrazione appaltante. Quindi, il servizio di pubblicazione bandi del Ministero converte il documento in formato PDF. A questo punto, la stazione appaltante può prendere visione del bando non ancora pubblicato, verificarne il contenuto e decidere delle modifiche, oppure dare il via libera per la pubblicazione definitiva.

La pagina del sito del Ministero dedicata alla pubblicazione dei bandi è raggiungibile anche attraverso il sito della Conferenza delle regioni.

È bene ricordare che le pubblicazioni online, per il momento, non sostituiscono le forme di pubblicità previste dalla normativa vigente. A partire dal 1° luglio 2001, tale sostituzione diventerà definitiva, in base alle modalità stabilite dal regolamento del Presidente del Consiglio dei Ministri, che dovrà essere emanato ai sensi dell’art. 24 delle legge 24 novembre 2000, n. 340.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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