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PiratPartiet: la rivista dei pirati italiani

06 Dicembre 2007

PiratPartiet: la rivista dei pirati italiani

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Già disponibile la prima edizione della nuova testata del Partito Pirata italiano

Nei giorni scorsi è stata presentata PiratPartiet, la testata ufficiale del Partito Pirata italiano. Il nome cita il Partito dei Pirati svedese, ma i contenuti editoriali sono legati ovviamente al contesto nazionale. Nello specifico alla sicurezza informatica, al diritto d’autore e alle nuove tendenze. La distribuzione avverrà in formato PDF con licenza Creative Commons.

«Nasce con una formula nuova, non ha un costo fisso per il lettore ma è affidato alla sua soddisfazione, cioè a offerta. Nasce dal web, dalla Rete con un percorso che è inverso a quello degli altri giornali. Viene stampato direttamente dagli autori e perché no anche dai lettori, ecco perché il formato A4, è il formato della stragrande maggioranza delle stampanti che quasi tutti noi abbiamo in casa. La licenza con la quale viene distribuito prevede che possiate anche farne opere derivate……. se ritenete ne valga la pena, purché citiate l’autore», così apre l’editoriale.

La prima edizione è già liberamente scaricabile. Tra gli argomenti trattati, il network anonimo Anonet, il trusted computing, la televisione digitale terrestre, etc. Non manca, naturalmente, il Programma del Partito Pirata, che – si legge – promuove «la modifica delle leggi esistenti al fine di salvaguardare i diritti dei cittadini, dei consumatori, degli autori e degli operatori economici in modo equilibrato e socialmente accettabile».

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