Internet, purtroppo, ancora una volta diventa teatro di una guerra meno evidente e che, per fortuna, non miete vittime.
A lanciare l’urlo di battaglia sono stati un centinaio di pirati informatici che, usciti dai loro antri cibernetici, hanno annunciato di aver deciso di raggrupparsi per attaccare la rete Internet e altri sistemi di comunicazione dei paesi sospettati di ospitare i terroristi.
Naturalmente, il primo obiettivo colpito dal gruppo, che si fa chiamare “Dispatchers”, sarà l’Afganistan.
I “prodi” non dovrebbero impegnarsi molto, vista la miseria tecnologica e di infrastrutture di telecomunicazioni che storicamente vige in quel paese.
Un paese dove recentemente Internet è stata vietata, rappresentando l’unico strumento di democrazia e informazione sul mondo civile.
“Quelli che hanno scelto di fare del male alle nostre famiglie – dichiarano in una email inviata alla stampa – ai nostri amici e ai nostri compatrioti sono diventati e continueranno a essere i nostri bersagli”.
L’obiettivo dichiarato del gruppo è rendere inoperanti in modo permanente i sistemi dei paesi interessati e di cancellare tutti i loro sistemi di comunicazione.
Il gruppo tiene a far sapere, poi, che è formato da membri di varie etnie e uno dei pirati, un canadese, ha detto che alcuni membri della sua famiglia e alcuni amici sono stati vittime dell’attentato al World Trade Center a New York.