La Recording Industry Association of America (RIAA) ha apertamente ammesso che per contrastare il fenomeno della pirateria bisognerebbe utilizzare diffusamente i filtri elettronici. «Pensiamo di aver bisogno di un po’ di aiuto per risolvere il problema. L’utilizzo dei filtri online è uno di questi. Non è perfetto ma funziona e porta molti vantaggi», ha sottolineato Cary Sherman, Presidente della RIAA, durante la conferenza State of the Net.
Si parla a questo punto di software settati per filtrare solo contenuti protetti denunciati dai rispettivi detentori dei diritti; il tutto in modalità automatica e anonima.
Secondo Sherman anche il problema dell’aggiramento dei filtri tramite le tecniche di crittazione potrebbe essere risolto facilmente. Basterebbe integrare i software di analisi nelle applicazioni, nei pc e anche a livello di ISP. «Se vuoi ascoltarlo hai bisogno di decrittarlo, quindi interviene di nuovo il filtro», ha concluso l’esponente della RIAA.