La società olandese, che aveva registrato perdite pesanti in questo settore negli anni ’90, ripropone da qualche giorno, presso la rete commerciale del distributore britannico Dixons, sei suoi modelli di computer.
La società ha spiegato di avere preferito un lancio “discreto” di questi PC, anche perché sono disponibili soltanto in un numero limitato di magazzini in soli sei paesi europei, fra cui la Gran Bretagna, l’Irlanda, l’Italia, la Spagna e i paesi nordici. “Si tratta di una decisione tattica, maturata per cogliere un’occasione che si è presentata all’improvviso”, ha commentato un portavoce della società.
Quest’accordo con Dixons significa che Philips ha trovato un’altra rete di distribuzione per i suoi prodotti Internet e multimediali venduti sotto il marchio Streamium e i PC, commercializzati invece con il marchio Philips-Freeline, sono stati preconfigurati per essere compatibili con i prodotti Streamium.
Fino ad oggi la società olandese, numero tre europeo del mercato dei semiconduttori, aveva invece previsto di vendere i suoi prodotti Streamium tramite gli operatori telecom in quanto facenti parte di un’offerta Internet a banda larga.
I computer Philips funzionano con gli stessi software degli altri PC. Inoltre non va dimenticato che Philips Electronics è già uno dei principali fornitori di monitor, lettori CD e DVD per Dell e Hewlett-Packard a cui, ormai, farà concorrenza.