Uno dei leader americani del tabacco e dell’alimentare, Philip Morris ha intentato otto cause davanti al tribunale federale contro altrettanti siti Internet che accusa di vendere illegalmente le sue sigarette online.
Le cause hanno per obiettivo di mettere fine all’uso abusivo della marca più famosa, Marlboro e a far cessare l’importazione di sigarette in violazione della legge federale, come recita il comunicato della multinazionale.
L’azienda sostiene che gli accusati, sotto forma di persone fisiche o giuridiche, hanno approfittato dei suoi marchi per attirare gli internauti sulle loro pagine, utilizzandoli soprattutto per inserirli negli indirizzi o per vendere prodotti siglati.
Le cause servono anche per mettere le mani avanti, dimostrando che i siti in questione vendevano le sigarette che importavano in completa illegalità.
“Philip Morris ha aperto queste cause – ha dichiarato il vicepresidente dell’azienda del tabacco – per assicurare che i suoi prodotti siano venduti nello stretto rispetto della legge”.
“Abbiamo anche deciso di intraprendere le azioni necessarie per la protezione dei nostri marchi – continua – per assicurare che i fumatori adulti continuino a ricevere prodotti di alta qualità come sono in diritto di attendersi dai nostri marchi”.