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Per 10 mila dollari il nome di un videogioco a un neonato

04 Settembre 2002

Per 10 mila dollari il nome di un videogioco a un neonato

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Tra le cose strambe che accadono nel mondo dell’informatica, vi sono alcune attività di marketing per spingere prodotti e servizi.L’ultima e originale, quella di un editore di giochi video, la …

Tra le cose strambe che accadono nel mondo dell’informatica, vi sono alcune attività di marketing per spingere prodotti e servizi.
L’ultima e originale, quella di un editore di giochi video, la Acclaim Entertainment che offre 10 mila dollari alla coppia che darà per prima, al proprio figlio, il nome della nuova versione del gioco, prodotto di punta dell’azienda: Turok.

Una volta (ma ci sono esempi recenti) molti bambini erano costretti a subire nomi terribili, frutto della passione dei genitori per serie televisive o per protagonisti di film di cassetta e senza chiedere alcun compenso. Questa azienda invece fa leva sui soldi per far circolare il nome di un suo prodotto attraverso i neonati. Un po’ come consegnarlo alla storia.

La cosa curiosa è che l’editore non paga in contanti. Infatti, i 10 mila dollari saranno donati sotto forma di certificati di risparmio. Un po’ come i nonni che aprono il libretto postale alla nascita dei nipoti.

Il bambino fortunato, però, dovrà nascere il 1 settembre e potrà partecipare al concorso
e prendersi i soldi che gli serviranno per studiare al college.

I genitori del neonato dovranno registrarsi sul sito Web del gioco e produrre un certificato dell’ospedale che attesti data e l’ora esatta della nascita del bambino.

Il bambino, avrà il nome di un eroe pellerossa, Turok appunto, che in questa nuova serie dovrà compiere un cammino attraverso un paese chiamato Lost Land, infestato da orde di rettili preistorici.

Il fortunato bambino, però, porterà il nome di un videogioco che l’organismo indipendente di valutazione dei giochi (l’Entertainment Software Rating Board), ha bollato come “solo per adulti”.
Una contraddizione che i genitori supereranno facilmente, vista la cifra in ballo.

Una cifra che non inciderà sulle casse dell’editore del gioco, che afferma di aver incassato, dalla nascita della serie, ben 250 milioni di dollari e averne venduto 6 milioni di esemplari.

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