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Pattumiere interattive

22 Gennaio 2001

Pattumiere interattive

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Internet e i servizi pubblici. In Italia siamo ancora alla fase dell’uso di Internet nei servizi attraverso il Web. Dalla Spagna, un interessante progetto di rete applicata alla raccolta dei …

Internet e i servizi pubblici. In Italia siamo ancora alla fase dell’uso di Internet nei servizi attraverso il Web. Dalla Spagna, un interessante progetto di rete applicata alla raccolta dei rifiuti.

Il comune di Barcellona, infatti, annuncia il lancio, nella zona vecchia della città, di un sistema di cyberpattumiere.

Seicento cassonetti del quartiere gotico saranno equipaggiati di un chip, che permetterà agli operatori ecologici, attraverso una connessione a computer portatili, di conoscere la situazione dei rifiuti.

Potranno, infatti, sapere il livello di riempimento dei rifiuti, l’ora dell’ultimo passaggio del camion benna nelle strade e disporranno anche di un sistema di allarme, in caso di saturazione dei cassonetti.

Il servizio verrà esteso a tutta la città e ai 18 mila cassonetti sparsi per le strade di Barcellona.

L’augurio è che il sistema funzioni e che non sia preda di incomprensibili disguidi come quelli che si registrano a Torino, città che sperimenta sistemi simili per i trasporti.

Nelle principali fermate della zona centrale della città, infatti, è disponibile un servizio di segnalazione di arrivo dei mezzi pubblici a tempo.
In pratica, dovrebbe segnalare entro quanti minuti arriverà alla fermata il mezzo pubblico.

Peccato che questo servizio (in concomitanza con fermate di diverse linee, automobilistiche e tramviarie) dia origine a transumanze di utenti da una parte all’altra della strada, nella convinzione di un arrivo del mezzo di trasporto.

Salvo poi, vedere campeggiare una scritta “63/ tra 0 minuti”, cioè alla fermata, senza che ci sia il mezzo e notare dall’altra parte della carreggiata arrivare il mezzo dell’altra linea senza che sia stato annunciato l’arrivo.

La tecnologia è una bella cosa se la si sa usare, altrimenti diventa un tormento che si aggiunge a tutti gli altri che viviamo quotidianamente.
E, soprattutto, non è sufficiente a risolvere i problemi di scarsità di personale o mezzi del servizio pubblico.

Una lezione che il nostro paese ancora, forse, deve imparare.

Un’anziana signora, per riprendere il discorso di prima, notando che seguivo con ansia le indicazioni sul display mi ha apostrofato dicendomi: “Lasci stare quelle cose lì, si fidi solo della sua vista”. Saggio consiglio, peccato che io sia miope.

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