ParcoBuoi è un sito decisamente particolare tra quelli che si occupano di finanza. È andato online nel novembre 2002, a cura di 4 torinesi: Alberto, 29 anni, CEO (Corre Entusiasta Ovunque), Alessandro, 27 anni, COO (Chiamatelo Operatore Onesto), Andrea, 27 anni, CTO (Certamente Tanto Ottimista), Massimo, 29 anni, CFO (Consigliere Fedele Onnipresente).
Il sito ha l’obiettivo di spiegare i meccanismi della finanza a chi non ha troppa dimestichezza con investimenti, mercati azionari e indicatori economici. La scelta dei creatori è stata quella di offrire una spiegazione delle dinamiche dei mercati “amichevole”, morbida, auto ironica, che mira a stemperare i toni della Borsa.
Anche il nome è volutamente provocatorio: nel gergo finanziario, il “parco buoi” è la massa indifferenziata dei piccoli risparmiatori che generalmente finiscono “al macello”, vittime di speculazioni e manovre dei “padroni del mercato”. ParcoBuoi si rivolge a due tipologie di persone: da una parte, chi fa trading online (la compravendita di titoli tramite Web), e vuole uno scambio d’opinioni immediato con persone competenti; dall’altra, chi ha denaro investito ma non opera direttamente e non ha tempo per seguire le evoluzioni della Borsa.
Per questi ultimi, l’occasione è duplice: non solo la possibilità di aggiornarsi su quanto accade nei mercati mobiliari, ma anche l’opportunità di chiedere chiarimenti sulle operazioni che vengono loro proposte (da banche, promotori finanziari, eccetera).
Attraverso la metafora bovina i “buoi” guidati dai “pastori” possono disporre di tutte le informazioni utili attraverso due sezioni principali. In “Fresche di mungitura” i pastori presentano i grafici degli andamenti dei titoli, studiati per mezzo dell’analisi tecnica.; nei “Muggiti di stalla” (il forum e la chat), chi si iscrive gratuitamente può dialogare con gli stessi pastori e ottenere delucidazioni e informazioni. La chicca quotidiana è la rubrica “Teniamoli a biada” che presenta il commento dei pastori sulla seduta di Borsa.