“Pace Amore Linux” o meglio, il simbolo della pace, un cuore e un pinguino. Tre simboli che sono comparsi sui muri di San Francisco e dietro i quali c’è un mistero.
Chi è stato a imbrattare i muri della città californiana con le bombolette spray, dipingendo il logo della campagna pubblicitaria della IBM per la promozione dell’adozione del sistema operativo Linux, come alternativa al sistema “padrone” Microsoft?
Dopo un timido tentativo di scarico delle responsabilità, IBM ha deciso di pagare le spese di pulitura dei muri cittadini coperti dai graffiti clandestini.
Insieme alle agenzie responsabili della campagna pubblicitaria l’azienda pagherà circa 120 mila dollari di ammenda per levare i più di trecento logo “Pace Amore Linux” dipinti sui muri.
IBM aveva cercato di spiegare che non c’entrava nulla con questi graffiti diversi da quelli già affissi sui cartelloni giganti della campagna ufficiale. E in effetti, non esiste nessuna prova concreta che l’iniziativa sia stata orchestrata dal gruppo.
Pronta la replica stizzita di un consigliere comunale, Gavin Newsom che ha stigmatizzato l’evento buttando la croce addosso ad IBM, dicendo che l’amministrazione persegue da sempre “i giovani che diffondono graffiti e qui abbiamo una grossa azienda con risorse formidabili che spande tags attraverso la città e le vie”.
Per chiudere il caso IBM ha deciso di addossarsi la colpa e lo ha fatto attraverso la dichiarazione di un portavoce che ha detto che il gruppo “si addossa la piena responsabilità” e che sono “dispiaciuti per l’incidente”.
Insomma negli Stati Uniti a scrivere “Pace e Amore” ancora si paga un prezzo. O è per la parola Linux?
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