Il sito Web dedicato all’applicazione di condivisione di file su Internet, WimMX, è stato oscurato.
La cosa suggerisce, inevitabilmente, che il servizio, conosciuto per i suoi problemi ricorrenti con la legge sui diritti d’autore, sia stato ridotto al silenzio dalla pressione della Recording Industry Association of America (RIAA), associazione che raccoglie le major americane della musica.
La settimana scorsa circolavano alcune lettere di diffida, inviate a sette servizi P2P, ma la RIAA ha rifiutato di indicare quali reti peer-to-peer nello specifico erano state prese di mira. L’associazione si basa su una decisione presa in luglio dalla Corte suprema degli Stati Uniti, secondo la quale gli sviluppatori di servizi di condivisione di file sono responsabili delle eventuali infrazioni ai diritti d’autore.
In un contributo sul suo blog, Mark Mulligan, direttore di ricerche presso Jupiter Research, ritiene che la chiusura di alcuni servizi P2P non fermerà assolutamente la condivisione di file online.
“La condivisione di file sarà meno importante a lungo termine, ma esisterà – scrive l’esperto -. La sfida per l’industria discografica consiste nel proseguire l’attacco contro le reti P2P per renderle marginali, facendo posto per i servizi peer-to-peer legali. Se eDonkey e WinMX scompaiono, sarà una vittoria importante per l’industria del disco ma rappresenterà soltanto una battaglia vinta in una guerra a lungo termine”.