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P2P, dal tribunale di Los Angeles una pronuncia in controtendenza

08 Maggio 2003

P2P, dal tribunale di Los Angeles una pronuncia in controtendenza

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Un tribunale federale di Los Angeles ha rigettato il ricorso della RIAA e della MPAA nei confronti di Morpheus e Grokster, avendo ritenuto lecita la loro attività

Il 25 aprile scorso, il giudice Stephen Wilson della Corte del distretto centrale della California (United States District Court – Central District of California) ha respinto il ricorso presentato dalla RIAA, (Recording Industry Association of America) e dalla Motion Picture Association of America (MPAA) – le associazioni che raggruppano rispettivamente le principali major dell’industria musicale e cinematografica – contro due servizi di scambio gratuito di files musicali su Internet, Grokster e Morpheus (quest’ultima di proprietà della società australiana Streamcast Networks), chiedendone la chiusura per violazione del diritto d’autore.

Infatti, contrariamente a Napster, questi sistemi peer-to-peer non sono organizzati in una struttura centralizzata. Morpheus e Grokster non operano nell’illegalità, in quanto non sono in grado di controllare simultaneamente e in tempo reale i contenuti di tutti i file scambiati, per loro tramite, dagli internauti e, pertanto, non possono essere ritenuti responsabili dell’operato di questi.

La Corte ha affermato che le società che distribuiscono software P2P sono assimilabili alle ditte che vendono videoregistratori o fotocopiatrici: anche questi strumenti sono in grado di registrare sia contenuti legali che illegali, ma nessun illecito può essere imputato al venditore.

Questa sentenza costituisce una grave sconfitta per l’industria musicale che, negli ultimi tempi, aveva registrato la vittoria in numerosi processi relativi a casi analoghi.

Sia la RIAA che la MPAA, comunque, hanno annunciato che non intendono arrendersi e sono determinate a continuare la battaglia per la difesa dei diritti d’autore contro la pirateria su Internet e proporranno appello contro la sentenza.

Il direttore di Grokster, Waine Rosso ha affermato che, in considerazione della decisione del giudice, l’industria musicale dovrà cercare di collaborare con questo tipo di servizi, piuttosto che tentare di farli scomparire.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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