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P2P: BitTorrent sorvegliato speciale

21 Gennaio 2005

P2P: BitTorrent sorvegliato speciale

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Gli studios americani hanno dato il via a un'azione giudiziaria di respiro internazionale contro la rete peer-to-peer creatasi attorno a BitTorrent

BitTorrent, con la sua particolare tecnologia di scambio file tra internauti, è diventato una valida alternativa a Kazaa e affini. A fare parlare di lui è, soprattutto, la sua temibile efficacia in materia di download di file di grandi dimensioni, come i film.

La sua crescente diffusione ha allarmato l’MPAA (Motion Pictures Association of America), il potente sindacato americano che rappresenta l’industria del cinema. Quest’ultima, piuttosto che lanciare nuove azioni legali contro gli utenti di BitTorrent, come accaduto a inizio novembre, ha deciso di agire contro gli “untori”, combattendo i server “trackers” della rete.

Questi sono dei siti Web che offrono elenchi di opere (film, album musicali, videogiochi o software) disponibili in download. L’esistenza di questi elenchi centralizzati è una delle particolarità della rete BitTorrent, che non offre altri metodi di ricerca ai suoi utenti, eccetto la connessione ad alcuni canali IRC (Internet Relay Chat) o l’abbonamento a liste di diffusione dedicate.

A seguito dell’iniziativa dell’MPAA, e con l’aiuto di organizzazioni locali, molti di questi server sono stati chiusi dalla polizia europea. È ad esempio il caso del sito Bittorrent.youceff.com, curato da un cittadino olandese, ma ospitato da un Internet provider francese.

Anche le autorità finlandesi hanno collaborato con l’MPAA, chiudendo il sito Finreactor, con il sequestro dei suoi sette server e l’arresto dei suoi quattro amministratori.

In Olanda, l’organizzazione di lotta contro la pirateria Brein, assieme alla polizia giudiziaria, ha condotto azioni legali contro due siti BitTorrent, ShareConnector e Release4U, sequestrando sedici server e fermando otto persone.

È ora probabile che gli utenti di BitTorrent si orientino rapidamente verso alternative meno visibili online, anche se molti server trackers restano ancora attivi, ad esempio TorrentReactor.net, Lokitorrent.com o Tvtorrents.net.

La rete BitTorrent rappresenta, secondo la società Cache Logic, circa il 35% del traffico peer-to-peer su Internet, e molti dei file che permette di scaricare, quali i brani musicali accessibili in formato Flac (Free lossless audio codec), sono stati autorizzati dagli artisti stessi.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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