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Ora il Voip passa anche dal satellite

24 Marzo 2009

Ora il Voip passa anche dal satellite

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Prosegue il rilancio della connettività satellitare bidirezionale. Grazie alla latenza più che dimezzata, arrivano le prime soluzioni di telefonia su Ip. Nel 2010 le velocità raggiungeranno quelle dell'Adsl

La piattaforma bidirezionale Tooway continua a dare frutti, come si è visto al Sat Expo nei giorni scorsi. Una delle novità principali è l’arrivo del primo VoIP via satellite, che sarà lanciato a giugno da Parla.it in partnership con Open Sky ed Eutelsat. È interessante, per due motivi. Primo, sul piano pratico: dà un’alternativa telefonica a quegli utenti non raggiunti da banda larga tradizionale via Adsl. Chi non ne è coperto, infatti, si sente penalizzato due volte: non può navigare veloce né può risparmiare sulle telefonate grazie a internet. Tooway ha alleviato il primo problema, il VoIP di Parla.it affronterà il secondo.

Il secondo motivo d’interesse è la sfida tecnologica che c’è dietro. Fare VoIP su satellite è difficile, perché sono connessioni penalizzate strutturalmente da un’elevata latenza. Oltre una certa soglia, il ritardo impedisce i servizi real time, come il VoIP. Certo è impensabile fare VoIP su connessione monodirezionale, che fino a ieri era il solo tipo di offerta satellitare per l’utenza residenziale. Il canale di upload, infatti, in quel caso è in dial up. Su connessioni bidirezionali il VoIP è possibile a patto di limitare la latenza, comunque in gran parte causata da un problema non superabile, cioè la distanza tra la terra e il satellite. «Certo non possiamo annunciare che, per fare il VoIP, abbiamo superato la velocità della luce», scherza Walter Munarini, direttore generale di Eutelsat. Peccato, quella sì che sarebbe stata una notizia. «Con alcuni espedienti tecnici, siamo però riusciti a limitarla, per il VoIP: portandola a 650 millisecondi, dagli 1,5 secondi che è la norma sulle connessioni satellitari», aggiunge.

«Del resto, le telefonate tramite satellite sono possibili, il ritardo strutturale per raggiungere il satellite non è eccessivo: di fatto, i cellulari satellitari funzionano». Già, il loro limite è un altro: le chiamate sono troppo costose. «Il problema con il VoIP è che ha un ritardo ulteriore, causato dalla commutazione a pacchetto (mentre i cellulari satellitari usano la commutazione di circuito, ndr). Ecco, noi siamo riusciti a eliminare questo ritardo ulteriore». Come? «Migliorando l’intelligenza nei nostri sistemi e nel modem dell’utente. Fanno in modo che i pacchetti voce viaggino su un circuito separato dal resto della rete e che siano molto piccoli e spediti in rapida sequenza». I costi della chiamata saranno tipici del VoIP, visto che sempre di internet si tratta: tutto l’opposto rispetto ai cari cellulari satellitari. Sarebbe insomma il primo esempio di chiamata satellitare economica.

Eutelsat ha in mente altre cose per rilanciare la reputazione della banda larga satellitare, per anni macchiata da cattive prestazioni (tanto che molti le preferivano il dial-up flat-rate su Isdn). «Nel 2010 lanceremo Tooway di seconda generazione, grazie a un nuovo satellite, e a quel punto porteremo a 10/2 le velocità per l’utente finale. Come un’Adsl». Le prestazioni sono però il problema minore da risolvere, in un confronto tra satellite e Adsl. Pesano, sulle offerte, due aspetti negativi: gli alti costi iniziali (400-500 euro per antenna e installazione) e il tetto di dati trasferibili al mese (pochi GB), segno che la banda satellitare è ancora un bene prezioso, da distribuire con il contagocce. Il nuovo satellite dovrebbe rendere più ampi questi limiti, «mentre i costi iniziali diminuiranno quando ci saranno migliori economie di scala», dice Munarini.

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