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Ora Gmail è anche un telefono. Funziona?

03 Settembre 2010

Ora Gmail è anche un telefono. Funziona?

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Google lancia il Voip associato all'email, puntando su un bacino già enorme e muovendosi minacciosamente verso il territorio di Skype. Buona qualità, buone intuizioni, ma qualche limite non del tutto trascurabile

Da qualche giorno Gmail, la posta elettronica di Google, è anche telefono. Il nuovo servizio permette di effettuare chiamate verso qualsiasi dispositivo (fissi, cellulari e anche instant messenger Gtalk) direttamente dalla propria casella di posta e utilizzando soltanto browser, senza altri programmi dedicati. Sull’onda della novità, gli utenti si sono scatenati: sono state più di un milione le chiamate effettuate nelle prime 24 ore soltanto negli Stati Uniti. Selezionando l’inglese come lingua della casella di posta, spiega il portavoce di Google Randall Sarafa, «è possibile accedere alle chiamate anche in qualche altro Paese». Ed è il caso dell’Italia.

Come funziona

Una volta installato il plugin per chat e video, per telefonare basta selezionare la voce Call phone che compare in cima alla finestra di chat: a quel punto appare una piccola tastiera telefonica per inserire il numero oppure per cercare il contatto. In più, è anche possibile  consultare lo storico delle chiamate, sia in entrata che in uscita, e aggiungere credito tramite Google Checkout.  Le chiamate negli Stati Uniti e in Canada sono completamente gratuite e lo saranno fino alla fine dell’anno. Per le chiamate internazionali sono comunque previsti prezzi bassi: per esempio, telefonare in Italia su rete fissa, ma anche in Inghilterra, Francia, Cina, Germania e Giappone, costa 0,02 dollari al minuto. In Italia le tariffe sono leggermente più convenienti di quelle di Skype, il più famoso tra i programmi che utilizzano il protocollo internet per telefonare. Inoltre, per poter anche ricevere le chiamate, è necessario attivare un account Google Voice, un servizio lanciato nel marzo 2009 e disponibile solo negli Stati Uniti. Agli utenti registrati viene fornito (gratuitamente) un numero di telefono per chiamare sia da computer che da telefono, oltre all’accesso ad una serie di altre funzioni.

Da quando Google ha annunciato l’integrazione di Gmail con il voice, in rete ci si chiede quanto questa nuova funzione possa influenzare l’uso di Skype da parte degli utenti. Secondo Charles Golvin, di Forrester Research, «l’impatto su Skype non interesserà il suo utilizzo, ma potrebbe riguardare quel sottoinsieme di persone che usano SkypeOut», un servizio a pagamento che consente di telefonare dal computer a telefoni fissi. Oltretutto il pioniere del VoIP, conta oltre 560 milioni di utenti registrati che gestiscono chiamate da un computer all’altro o da un computer verso altri telefoni. Riuscirà Skype a mantenere il suo primato e a reggere la competizione? Lo vedremo solo col tempo.

Pro e contro

Intanto, aumentano le discussioni e si registrano i pareri di chi ha provato la nuova funzione di Gmail. Come Paul Boutin che, in un articolo del New York Times, ne analizza alcuni limiti. Innanzitutto, a differenza di Skype, il servizio non funziona dai cellulari: è possibile chiamare un numero di rete mobile, ma le telefonate sono effettuabili solo dal computer. E questo è un (grande) punto a sfavore dell’azienda di Mountain View, poiché, continua l’autore, molti possessori di iPhone preferiscono utilizzare Skype. In più, il sistema di chiamate non permette di chiamare il 911, né i numeri speciali. Senza un numero Google Voice non si possono ricevere chiamate e, come dicevamo, per far funzionare il servizio bisogna installare un add-on. Ma c’è una funzione, spiega Boutin, che lo distingue: il trasferimento di chiamata da Gmail a un altro telefono senza interruzione. «Ciò significa che, se devi metterti in viaggio, puoi iniziare una chiamata dal tuo computer e continuarla sul tuo cellulare. Puoi trasferire una telefonata di lavoro alla sala conferenza più vicina per un incontro sul posto in vivavoce con i colleghi».

Anche Mitch Wagner su ComputerWorld ne descrive pregi e difetti. Da una parte, la qualità del suono è ottima (come del resto su Skype) e il servizio è conveniente e semplice da utilizzare. Dall’altra, però, per poter accedere alla funzione è necessario possedere un account Gmail, anche se si è interessati soltanto alla voice chat. Skype, invece, offre video, voice, chat testuale. E nient’altro. Funzionando tramite browser, può capitare che le finestre vengano chiuse accidentalmente, perdendo così la chiamata. Altro limite: il servizio non è ancora disponibile a livello internazionale. «Sto utilizzando Skype come principale desktop phone insieme a Google Voice. Il servizio di Gmail sarà un utile sostituto per le occasioni in cui altre opzioni telefoniche non sono disponibili o non sono convenienti».

Evolutivo, non rivoluzionario

Secondo Robin Murdoch, di Accenture, il passo di Google è «evolutivo più  che rivoluzionario». In sostanza, Big G ha integrato il servizio voice (già esistente) con Gmail. Ma la potenzialità e il valore aggiunto del gigante dei motori di ricerca risiede nella aver unito in un unico sistema diversi modi per poter comunicare. «Gli utenti stanno perdendo progressivamente il senso di dove stanno facendo qualcosa attraverso il browser o mediante un’applicazione dedicata o un programma», continua Murdoch. «Diventerà sempre più difficile distinguere dove finisce il browser e dove inizia l’applicazione».

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