Nell’inarrestabile diffusione dell’open source, cresce l’organizzazione non-profit Linux India. Composto da ingegneri, dipendenti di grandi e piccole aziende, consulenti, giornalisti e semplici utenti, il gruppo vuole promuovere sia discussioni tecniche sia d’interesse generale riguardo le molte questioni connesse alla diffusione di Linux. Essendo l’India un Paese ricco di culture anche assai diverse tra loro, un simile lavoro di raccordo a livello nazionale si annuncia impresa non da poco. Al momento è attiva una mailing list via Internet e il Linux Users Groups che si riunisce periodicamente. Prossimo meeting è fissato per fine agosto a Bangalore, mentre la comunità Linux locale sta approntando un intero padiglione dedicato all’open source nell’ambito di Bangalore IT.COM ’99, maggiore evento high-tech sul territorio indiano.
Sullo stesso fronte, è partita un’iniziativa tesa alla promozione delle lingue indiane e sud-asiatiche in ambito informatico. Ciò sta avvenendo tramite la diffusione gratuita dei font in Bangla, Hindi, Marathi, Gujarati e Gurmukhi nel sito Web di Bharatbhasha. Il progetto prevede l’inserimento di tali font nel kernel di Linux, per arrivare nei prossimi anni, secondo le speranze degli ideatori locali, alla costruzione di tanti sistemi operativi quante sono le lingue presenti oggi in India.
Linux India: http://www.linux-india.org/
Il progetto Bharatbhasha: http://www.bhratbhasha.org