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Online le opere d’arte rubate dai nazisti

11 Aprile 2000

Online le opere d’arte rubate dai nazisti

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Durante le guerre è sempre successo che l’esercito invasore facesse bottino con le opere d’arte e i tesori degli sconfitti.La regola, purtroppo, ha funzionato anche nella Seconda Guerra Mondiale dove …

Durante le guerre è sempre successo che l’esercito invasore facesse bottino con le opere d’arte e i tesori degli sconfitti.
La regola, purtroppo, ha funzionato anche nella Seconda Guerra Mondiale dove i nazisti, oltre a sterminare un intero popolo, hanno trafugato opere d’arte di ingente valore.

Per riparare a questo danno lo stato tedesco ha messo online il sito Lostart.de, che recensisce le migliaia d’opere rubate dai nazisti durante la guerra.
I discendenti dei proprietari spogliati del loro patrimonio possono, così, effettuare una ricerca per far valere i loro diritti.

Il “bureau di coordinamento degli stati federali per la restituzione di oggetti culturali” è un organismo creato nel 1994, il cui scopo è ritrovare i proprietari (o i loro discendenti) delle opere d’arte rubate dai nazisti.

La messa online di Lostart.de, che al termine dell’operazione recensirà 3.2 milioni di oggetti d’arte (attualmente sono disponibili 32 mila oggetti, descritti con minuzia da esperti), intensifica la “caccia al tesoro” che le autorità ebraiche, giustamente, richiedono da anni.

Il sito, realizzato grazie al contributo del governo e degli stati federali (Länder), permette di effettuare ricerche gratuite attraverso parole chiave (autore, ultimi proprietari, ecc) sulla totalità del catalogo o delle rubriche (abbiamo fatto una prova con Rembrandt, e il risultato è stato sorprendente).

Attualmente le rubriche online sono solo tre: quella dedicata alle opere rubate a privati, quella che recensisce le opere d’arte rubate ai musei e la cosiddetta “lista di Linz”, con le opere che Hitler aveva destinato a un museo nella sua città natale.

Presto a queste si aggiungeranno altre due rubriche: una sugli oggetti di provenienza sconosciuta e l’altra sugli oggetti che si trovano all’estero.
Il sito è in lingua tedesca, ma è tradotto in inglese e in russo.

Per maggiori informazioni http://www.lostart.de/index.php3?lang=english

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