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Odio le newsletter

28 Marzo 2014

Odio le newsletter

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Il briefing sta per finire. Il cliente consulta gli appunti e soggiunge: "ah, poi ci sarà la newsletter. Non è un problema, vero?"

Trattengo un sospiro. Non è affatto un problema. Le nostre macchine spediscono circa un milione di email al giorno, aggiungere le tue non è neanche un blip sul radar. Ma progettare la newsletter potrebbe essere un problema.

Cominciamo con l’indirizzario dei destinatari, amato cliente. Siamo sicuri-sicuri che sono tutti iscritti volontari, senza eccezione? Perché se si lamentano in due (vedi citazione in basso) e io finisco nella lista nera di SpamCop o SpamHaus o uno degli altri, va a finire che non verranno recapitate neanche le newsletter dei miei altri clienti, che vengono a impiccare me colle mie stesse budella mentre tu fai spallucce.

Il nostro host attuale ha completamente cancellato lo script della nostra newsletter e di conseguenza la nostra possibilità di inviare notizie dal negozio. Sembra che siamo stati dichiarati spammer in quanto inviamo una (raramente due) newsletter al mese al nostro gruppo di abbonati “opt-in”…

Ce l’hai una persona che risponde alle richieste degli iscritti, adorato cliente? Sì, io metto automaticamente in calce la scritta se non vuoi più ricevere la newsletter fai clic qui, ma quando arrivano le cinquanta risposte che citano l’intera newsletter compresa quella riga lì e subito sotto c’è scritto cancellate la mia iscrizione, scusa tanto, sai, non vorrei occuparmene io.

Come faccio a spiegarti che dentro alla newsletter il JavaScript non funziona, raggio di stella del mio cielo, anche se tu non sai distinguere JavaScript da un granchio pom-pom? O che la gestione dei CSS in Outlook l’ha scritta un pazzo furioso, e Outlook è il 17 percento del mercato, e quindi disegnare la newsletter è come correre con una gamba legata dietro la schiena?

Lo so. È un po’ colpa mia che ti ho lisciato le penne, oh luce dei miei occhi, e ti ho spiegato che non ci sono limiti mettendo in campo le mirabilie dello HTML5, del responsive design, del cloud computing, dello streaming video. Ma stavo parlando del web: nelle mail tutte queste cose funzionano a spizzichi e bocconi.

Sono in ginocchio ai tuoi piedi, o mio sole. E te lo dico fuori dai denti: ce l’hai un budget, per ’sta cosa? La disegno per tentativi successivi in Outlook, è come lavorare il ferro battuto, dopo due giorni che smadonno ha un bell’aspetto, a quel punto comincio a mettere dentro i CSS magari pure responsive che verranno visti dai programmi più moderni, qualche altro giorno di lavoro e… Ah, pensavi fosse compresa nel prezzo dell’HTML per il sito. Sai che ti dico? Ti facciamo una testatina fissa col tuo logo, un bel piè di pagina e in mezzo tu ci scrivi quel che vuoi. Non lasciare che ti trattenga, tante care cose, salutami tutti in ufficio, neh?

L'autore

  • Luca Accomazzi
    Luca Accomazzi (@misterakko) lavora con i personal Apple dal 1980. Autore di oltre venti libri, innumerevoli articoli di divulgazione, decine di siti web e due pacchetti software, Accomazzi vanta (in ordine sparso) una laurea in informatica, una moglie, una figlia, una società che sviluppa tecnologie per siti Internet

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