Le nuove procedure telematiche di acquisto per l’approvvigionamento di beni e servizi, attraverso sistemi automatizzati di scelta del contraente – la cui disciplina è contenuta nel regolamento recentemente approvato dal Consiglio dei ministri – dovrebbero contribuire al processo di semplificazione dell’attività amministrativa e produrre un notevole risparmio di spesa.
Tutte le pubbliche amministrazioni, infatti, siano esse statali o delle regioni, province, comuni, comunità montane e città metropolitane, potranno indire gare telematiche – che si affiancheranno, senza sostituirle, alle procedure tradizionali – aventi ad oggetto forniture di beni o servizi anche di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario (200.000 euro).
Le gare dovranno, però, essere precedute da apposite fasi di abilitazione aperte al pubblico e regolate con bandi conformi alla normativa nazionale e comunitaria, nel corso delle quali verranno selezionati i soggetti interessati dotati di particolari requisiti.
Almeno 60 giorni prima della data fissata per l’inizio delle operazioni, dovrà essere pubblicato l’avviso di gara per l’aggiudicazione delle forniture, che dovrà specificare, tra l’altro, il contenuto del contratto di fornitura e le modalità di valutazione delle offerte.
L’invito dovrà essere trasmesso ai soggetti abilitati almeno 10 giorni prima dell’inizio della gara, per mezzo di posta elettronica o di altri strumenti telematici.
Le pubbliche amministrazioni, infine, in seguito all’introduzione di un mercato elettronico, ai sensi dell’art. 11 del regolamento, potranno effettuare acquisti di beni e servizi – per importi che siano al di sotto della soglia di rilievo comunitario – direttamente dai cataloghi predisposti dagli utenti abilitati o richiedere online ulteriori offerte.