Numeri al posto del nome. È l’idea di una società australiana che offre di accedere a Internet digitando un numero di telefono al posto del solito indirizzo www.
L’idea, dicevamo, è della Nascomms che ha pensato di fornire questo servizio: scrivere il numero di telefono di un’azienda è più comodo che digitarne l’indirizzo.
Questa novità viene venduta principalmente alle imprese che versano a Nascomms il corrispettivo di circa 66 mila lire l’anno.
Gli utenti Internet, invece, devono scaricare gratuitamente un plug-in che collega il numero di telefono al vero indirizzo Web.
Così, digitando il numero di telefono dell’azienda che si vuole contattare, ci si ritrova sul suo sito.
Questo sistema e tanto più vantaggioso se si usa un telefono con tecnologia Wap, sul quale è più agevole comporre un numero, piuttosto che digitare un indirizzo URL.
Inoltre, questo sistema potrebbe essere un buon rimedio contro il “cybersquatting” (l’usurpazione di nomi da parte di persone che non hanno alcun legame con essi) dei nomi di dominio.
La domanda, sorge spontanea: perché non ci si è pensato prima che tutta la popolazione mondiale di Internet si abituasse al www?