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Novità nell’OCP di Cybertrust

23 Gennaio 2006

Novità nell’OCP di Cybertrust

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Nel programma online della società americana sono state introdotte funzionalità rivolte a merchant, PSP e banche per attenersi alle regole stabilite dallo standard unico per la sicurezza, il PCI

Cybertrust, società americana specializzata nella sicurezza informatica, ha annunciato l’introduzione di nuove funzionalità del proprio programma Online Compliance Program (OCP), per sostenere merchant (esercenti e commercianti), banche (che offrono servizi di acquiring, ovvero accettazione carte di credito) e i fornitori di servizi per i pagamenti elettronici (PSP, Payment Service Providers) a mantenere la conformità con lo standard unico per la sicurezza PCI (Payment Card Industry) Data Security Standard.

Il PCI è comune a tutti i merchant che trattano, trasmettono o immagazzinano dati di carte di credito. È stato introdotto nel giugno dello scorso anno e, riconosciuto a livello mondiale, serve per proteggere i dati sui clienti nell’ambito dei pagamenti elettronici attraverso carte di credito.

Le banche, con le nuove funzionalità introdotte, hanno maggiore visibilità sulla conformità dei merchant alle regole stabilite dallo standard PCI, mentre commercianti e PSP hanno a disposizione utili strumenti per verificare il proprio livello di conformità e avviare eventuali azioni necessarie a migliorarlo.

Tra le nuove funzionalità introdotte nel programma di Cybertrust vi è la possibilità di esportare in formato Microsoft Excel i report generati, semplificando alle banche l’attività di reporting verso le società emittenti di carte di credito, relativamente allo status di conformità degli esercenti, come richiesto dallo standard PCI e la possibilità, per le banche, di filtrare i merchant in base, ad esempio, alle attività per la certificazione di conformità, allo status di conformità e alla tipologia di merchant stessi.

OCP renderà, inoltre, disponibile il questionario di autoverifica per tutti i livelli, che sarà utile a PSP e merchant ai quali è richiesto di eseguire un’autoverifica in base al numero delle transazioni effettuate nell’anno.

Esercenti e commercianti hanno così la possibilità di usare i tool di verifica disponibili come un ulteriore supporto per prepararsi ai propri audit interni.

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