L’acquisto da parte di Hewlett Packard del concorrente Compaq, costituisce una risposta disperata al calo del mercato dell’informatica e all’incattivirsi della concorrenza, ma pone altrettanti problemi.
Questo il responso degli analisti alla notizia della fusione e ha fatto precipitare i due titoli alla borsa Nasdaq.
Diventare più grandi è la risposta che HP e Compaq hanno dato al rallentamento delle vendite e, soprattutto, al calo dei prezzi così forte che lascia pochissimi margini di guadagno.
Con un fatturato totale di 87,4 miliardi di dollari, il nuovo gigante che rivaleggia con IBM per il primo posto come gruppo informatico mondiale, diventerà il primo fabbricante mondiale di PC, sorpassando l’americana Dell.
Anche nel settore delle periferiche il nuovo gruppo diventerà imbattibile: stampanti, scanner e PDA.
In quest’ultimo settore (giudicato molto promettente) il nuovo gigante rivaleggerà alla pari con Palm, che fino ad oggi domina il mercato.
Nel campo dell’hardware, l’operazione promette però numerose difficoltà. I due gruppi erano concorrenti su un gran numero di prodotti e si rivolgevano al mercato con metodi diversi, più orientato al marketing aggressivo Compaq e più legata alla filosofia di prodotto HP.
Compaq, poi, deve ancora digerire l’acquisto di Digital che, se da un lato l’ha fatta entrare nel mercato dei server, dall’altro ha causato molti ritardi strategici.
La signora Fiorina, l’esplosiva responsabile HP, ha fatto sapere che verranno fatte economie per 2, 2,5 miliardi di dollari, tagliando soprattutto sulle spese amministrative e sulla distribuzione.
A farne le spese, come al solito, saranno i lavoratori.
Infatti, dopo la fusione sono previsti 10 mila licenziamenti.