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Non decolla l’abbigliamento online

15 Maggio 2001

Non decolla l’abbigliamento online

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Anche le ricerche di mercato confermano i limiti di un settore Internet difficile da far decollare, quello dell'abbigliamento. Il motivo di base è molto semplice: è dura convincere all'acquisto di un vestito senza farlo "toccare con mano".

Comprare un capo d’abbigliamento senza provarlo non è certamente la soluzione ottimale e in questa prospettiva si intravede un futuro digitale soltanto per quelle marche che distribuiscono prodotti molto standardizzati e affermati. Come potrebbero essere i Levis piuttosto che le Lacoste. Articoli noti nei colori, nelle taglie, nei modelli.

Anche se Nielsen//NetRatings aveva attestato una crescita del settore abbigliamento on line, una recente indagine di Mainspring rileva che l’82 % degli shoppers on line non ha mai acquistato un vestito su Internet. Il 60% ha sottolineato che l’impossibilità a verificare e provare direttamente l’articolo dissuade dall’acquisto.

E fino ad ora non sono servite le strategie studiate per migliorare l’esperienza di acquisto dell’utente, come ad esempio l’idea messa in pratica da Boo.com (il cui corso economico è noto) di creare un ambiente 3D virtuale in cui visionare il capo indossato e non semplicemente fotografato.

Anche il livello di customer service offerto da molti siti non è ancora all’altezza delle esigenze della clientela e tanto meno hanno raggiunto risultati significativi i vari esperimenti di agenti intelligenti – commessi virtuali.

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