“Ti amo, ma per scoprire chi sono chiamami al 899…” et similia, sono messaggi pubblicitari non richiesti, ingannevoli, illegali. Le società trattano i dati personali degli utenti senza alcun consenso, i gestori telefonici non intervengono per fermare gli autori degli abusi.
Portel.it intende portare all’attenzione delle Autorità competenti il problema della pubblicità non richiesta sui cellulari, che con l’arrivo degli MMS potrebbe addirittura aumentare (ad esempio invio di foto pornografiche, anche a minori, con invito a chiamare un numero a pagamento).
Il portale della telefonia lancia la prima petizione contro gli SMS ingannevoli ed invita chiunque abbia ricevuto messaggi sul cellulare a firmare la petizione, che sarà successivamente inviata al Ministero delle Comunicazioni, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed infine al Garante per la protezione dei dati personali.
Per dare massimo risalto all’iniziativa, Portel mette inoltre a disposizione degli utenti un banner da posizionare sulle proprie pagine, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di adesioni.
“Con questa iniziativa – dichiara Filippo Levizzani, Direttore Responsabile di Portel.it – vogliamo lanciare un segnale forte alle Autorità e ai gestori di telefonia fissa: la pubblicità non autorizzata sui cellulari è un fenomeno in espansione che va contrastato e bloccato sul nascere. Portel.it, portale di telefonia da sempre schierato in difesa degli utenti, si fa dunque promotore dell’iniziativa, unica nel suo genere. La petizione, raccolto un numero sufficiente di adesioni, sarà inviata alle Autorità di settore, affinché intervengano con uno specifico regolamento”.
“La petizione – conclude – è frutto della tenacia del nostro redattore Massimo Cavazzini, attivo da molti anni in Rete contro l’attività di spamming via e-mail: Massimo ha chiesto ed ottenuto il primo caso di condanna di uno spammer in Italia. Inoltre ha pubblicato recentemente la Guida allo spam, recensita da diverse testate online e dai periodici informatici più sensibili all’argomento”.