Ennesimo allarme virus per la comunità informatica mondiale.
Questa volta si tratta del “Nimda”, un virus che ha infettato già migliaia di computer e potrebbe provocare guai ancora peggiori rispetto al famoso “Code Red”.
Quest’ultimo, nello scorso luglio aveva fatto danni stimati in 2,6 miliardi di dollari, secondo le stime di molti editori di software.
Il nome “Nimda” si deve all’anagramma dell’abbreviazione di “admistration” ed è apparso negli Stati Uniti, da dove si è rapidamente propagato in Europa e in Asia.
Arrivato in Giappone è stato segnalato dal ministero dell’Agricoltura che ha reso noto di essere stato attaccato dal virus, così come poi successo ad altri 20 siti giapponesi.
Casi simili si sono avuti a Hong Kong e Taiwan.
In Europa ha attaccato il portale finanziario delle Poste Svizzere, Yellowworld, interrompendo le operazioni di pagamento e le transazioni finanziarie.
Ma secondo Trend Micro, editore di software di sicurezza, sarebbero state infettate 15 mila aziende tra Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera e Italia.
Nimda, secondo quanto scoperto dagli esperti, riprende molte delle proprietà di Code Red, aggiungendo nuove funzioni.
Colpisce tanto i personal computer quanto i server e si propaga indifferentemente a seconda dei bersagli.
Si può diffondere attraverso file allegati a messaggi di posta elettronica senza titolo e contenuto. L’allegato è chiamato “readme.exe”.
Ma, e questa è la cosa peggiore, la contaminazione può avvenire visitando siti Web infettati.