Niente più offerte stracciate per attrarre nuovi utenti, niente più promozioni per chi spende poco con il cellulare. È la nuova tendenza dei colossi europei della telefonia mobile, secondo quanto scrive il Wall Street Journal. In altre parole, l’adolescente che vive di squilli o il pensionato che ha il cellulare solo per ricevere non rientrano più tra gli obiettivi dei gestori, che puntano su servizi ad alta redditività e sugli utenti che spendono.
Non è un mistero che per lanciare l’UMTS o per spingere l’utilizzo del GPRS, servano utenti disposti a sborsare cifre superiori alla media: questo il target verso cui si muovono i gestori. Gli uffici strategia e marketing hanno un nuovo obiettivo: il mercato è saturo, niente più prepagate abbinate al cellulare, ma schede (possibilmente abbonamenti) abbinate ai servizi a maggiore redditività. La decisione è resa necessaria per rimanere competitivi: il mercato si allarga e va a coprire anche fasce di utenti basso-spendenti, che fanno precipitare l’ARPU (Average Revenue Per User). Via dunque ai servizi per risollevare l’ARPU e coccolare i clienti che spendono di più. Due linee strategiche, secondo i mercati: aumentare il numero di clienti dove il mercato è ancora ricettivo, spingere alla spesa i clienti più propensi all’uso del cellulare dove il mercato è saturo (Europa occidentale). Il Natale 2002 sarà probabilmente il primo vero momento di confronto con la nuova strategia: i gestori punteranno sul traffico dati e sui servizi a valore aggiunto, cercando di spremere i vecchi abbonati.