Si chiude l’epoca del PC gratis. Quasi un anno dopo aver lanciato l’azzardata iniziativa che per un attimo ha sconvolto l’industria informatica, Free-PC ha informato della sulla sospensione finale i propri utenti. A questi ultimi viene così data definitivamente la macchina in uso, anziché attendere i tre anni previsti dal contratto originario. Al contempo viene però loro reciso l’abbonamento gratuito con un provider Internet, opzione inclusa nel tutto.
All’inizio di febbraio dello scorso anno, Free-PC aveva avviato tale offerta a quei consumatori disposti ad accettare pubblicità sul monitor. Ma ben presto, gli utenti avevano capito come “spegnere” tali pubblicità, e l’azienda si era dimostrata incapace di generare sufficienti entrate per proseguire adeguatamente l’iniziativa. E a novembre Free-PC venne inglobata da un produttore di macchine a basso costo, Emachines. Nonostante la sua chiusura, alcuni esperti ritengono che l’operazione abbia lasciato comunque un marchio indelebile nel settore. Questa l’opinione di un analista presso International Data Corp.: “l’aspetto più importante del movimento del PC quasi-gratis consiste nell’aver convertito la relazione con i singoli da transazione economica a rapporto di fiducia.”