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Il sito del Comune di Milano sarà il primo sito istituzionale italiano ad essere sottoposto a “Net Strike”. L’azione organizzata da comunità di artisti milanesi che rischiano lo sfratto.
“Se siete stanchi di sgomberi e repressione/ se siete stanchi di emergenze e pericoli pubblici…”. Così recita il manifesto su Internet della manifestazione contro il Comune di Milano reo, secondo gli organizzatori, di “sgomberi a catena minacciati per questo autunno” e “chiusura di spazi sociali”.
Il “Net Strike” (corteo telematico) è fissato per il 28 settembre, dalle 15.00 alle 18.00.
In queste tre ore i manifestanti invitano il popolo della Rete a connettersi in massa sul sito www.comune.milano.it, con l’obiettivo di renderlo inaccessibile.
Il Coordinamento è su IRC su www.ecn.org#hackit99.
Ancora una volta, dunque, Internet e i suoi strumenti (il Web, la posta elettronica, i canali IRC) diventano sede di protesta, anche in Italia.
Sulla scia del “popolo di Seattle” la Rete, organizza e crea movimento.
Ma questa volta, la protesta si sposta dalle piazze e dalle strade di città, per entrare nello spazio virtuale.
In questo caso, attaccare il sito del Comune di Milano, vuol dire attaccare la città: senza sfilate, senza urla e, soprattutto, senza violenza.
I motivi della protesta li trovate all’indirizzo http://www.ecn.org/loa/web/main.html