3 ebook a un prezzo eccezionale! 🚣‍♀️

Solo per un weekend: da venerdì 19 a lunedì 22 aprile.

Approfitta dell'offerta
Home
Negata ad alcuni sviluppatori Linux l’acquisto agevolato di azioni Red Hat

04 Agosto 1999

Negata ad alcuni sviluppatori Linux l’acquisto agevolato di azioni Red Hat

di

Red Hat Inc., la maggiore azienda USA i cui prodotti commerciali sono basati sul sistema operativo Linux, si appresta a fare il grande passo: società per azioni e ingresso a …

Red Hat Inc., la maggiore azienda USA i cui prodotti commerciali sono basati sul sistema operativo Linux, si appresta a fare il grande passo: società per azioni e ingresso a Wall Street. Come ovvio corollario, alcune di tali azioni sono state offerte (in anticipo e a prezzi scontati) ad una nutrita truppa dell’esercito di sviluppatori che in questi anni hanno lavorato volontariamente allo sviluppo del sistema. L’iniziativa però si scontrata contro il solido muro innalzato da E*Trade, la società-broker che gestisce l’intera operazione. Motivo? Molti dei candidati non posseggono i requisiti e l’esperienza normalmente necessari per portare avanti investimenti in queste circostanze.

Secondo il portavoce della stessa E*Trade, il broker è costretto a rispettare i criteri stabiliti dalla National Association of Securities Dealers (società madre del NASDAQ, il mercato azionario riservato ad aziende high-tech e Internet). Criteri che regolano tutte le operazioni al riguardo, finalizzate soprattutto alla prevenzione di “investimenti inappropriati da parte degli utenti.” In pratica, E*Trade si preoccupa di un eventuale fiasco dell’offerta pubblica delle azioni Red Hat, insieme a possibili lamentele inoltrate alla Security and Exchange Commission che supervisione le operazioni e perfino di possibili denuncie per non aver correttamente verificato l’idoneità all’investimento dei primi azionisti. Ai quali non resta comunque che dare tutto il proprio supporto all’avanzare del movimento pro-Linux anche in borsa.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.