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Nascono i Corporate Blog: il blog entra nella comunicazione aziendale

24 Marzo 2003

Nascono i Corporate Blog: il blog entra nella comunicazione aziendale

di

Intervista a Carmelo Cutuli, che ha lanciato in questi giorni "Intersito Corporate Blogs! Network", la prima esperienza italiana relativa a un circuito di Blog dedicati a temi di interesse aziendale

Cos’è il Corporate Blog?

“La naturale evoluzione dei Weblog nel mondo delle aziende. Mentre i Blog nella loro forma originaria vengono usati per comunicare impressioni, sensazioni e opinioni di una persona o di una comunità d’interessi, i “Corporate Blogs” pubblicano notizie e informazioni inerenti un’azienda, un distretto industriale o un progetto destinato al relativo mercato di riferimento”.

Qual è la grossa scommessa di questo nuovo tipo di comunicazione?

“Fare un Corporate Blog che funzioni davvero, non è semplice; sono molte le problematiche da risolvere e non basta di per sé installare un software Open Source sul proprio Web server per ottenere i risultati sperati. Innanzitutto il Corporate Blog dev’essere attraente e ben ritagliato sull’immagine coordinata dell’azienda o dell’ente che lo utilizza, ridisegnato sulle esigenze dell’utenza tipica a cui è rivolto e, più che essere sempre aggiornato, deve necessariamente essere “vissuto” dalla comunità che in fin dei conti è il vero protagonista”.

I Blog sono una forma di comunicazione libera e informale che in Italia ha un grossissimo seguito. Qual è stata la reazione della comunità dei Blogger nostrani?

“La reazione da parte dei Bloggisti italiani è stata sicuramente di grande curiosità. Dai messaggi che ho letto nei forum o negli altri Blog, ho notato una grande obiettività e soprattutto grande rispetto per il mio lavoro. Quantunque qualcuno abbia visto il bicchiere mezzo vuoto anziché mezzo pieno è risultato abbastanza chiaro che l’idea alla base di Intersito.it non nasce dalla volontà di speculazione su un trend che funziona ma dalla ferma volontà di affermare il Blog come strumento di comunicazione anche all’interno delle comunità che finora poco lo conoscono ed apprezzano, le aziende, costituendo quindi una vera e propria scommessa che guarda al futuro del Blog anziché una provocazione per quelli già esistenti”.

Qual è stata l’obiezione più frequentemente esposta dai puristi dei Blog?

“Mi rendo conto, sono un Blogghista pure io, che il linguaggio fortemente marketing oriented che si ritrova nei blog di Intersito possa essere, a dir poco, sconvolgente agli occhi del purista abituato all’uso più naif di questo strumento, ma mi sembrerebbe altrettanto ovvio che se vogliamo introdurre il Blog nelle aziende le keyword, insomma le cose di cui si parla, debbano avere necessariamente quel taglio, sennò si corre il rischio che il Blog rimanga soltanto un fenomeno personale e non venga valorizzato per l’uso aziendale”.

Quanto potrebbe incidere nei prossimi mesi il fenomeno dei Corporate Blogs su un trend attuale caratterizzato da una certa stasi della Net Economy?

“Sono pienamente convinto che il Corporate Blog! possa essere di grandissimo aiuto, anzi addirittura decisivo al fine di smuovere le acque un po’ intorpidite della Net Economy. La prima ondata di questo fenomeno ha dato voce soltanto a coloro che avevano i mezzi economici per costruire e dare visibilità ai grandi portali, di per sé poco interattivi con l’utenza. Oggi con l’Open Source e mezzi ormai altamente sofisticati, quali i Blog di ultima generazione, non c’è bisogno di grossi investimenti per iniziare un’attività seria di comunicazione su Internet: questo non potrà che aiutare il mercato a trovare nuove strade di sbocco”.

Quali sono i Blog che attualmente fanno parte del circuito?

“Il primo Corporate Blog lanciato l’ho chiamato BizBureau, il Blog delle startup e delle dotcom destinato a raccogliere le iniziative di quella che io ho definito la New Wave of New Economy.
Su Bizbureau pubblichiamo volentieri i comunicati di tutte le novità in ambito dotcom specialmente quelli provenienti dalle piccolissime startup sul Web che trovano nel Blog un valido strumento per ricevere un primo feedback sulle proprie iniziative. Su questo Blog si ritrovano anche corporate brand affermati e quotati in borsa, come I.NET, ed è costantemente tenuto d’occhio dalla rete IBAN, i Business Angels.

Poi ci sono vere e proprie chicche come Pandette, l’ABC del Diritto Italiano, il sito giuridico più semplice da usare. Poi c’è I segreti dei motori di ricerca, che si occupa di Web marketing e da cui è possibile scaricare un e-book gratuito di ben 60 pagine su come posizionare il proprio sito sui motori di ricerca. Il prossimo che lancerò sarà Laboratorio Multimediale, un Blog dedicato interamente al mondo della formazione a distanza e dell’e-learning”.

Intersito sembra un nome già familiare, come è stato scelto questo nome?

“L’idea di Intersito nasce da lontano. Correva l’anno 1999 quando ho lanciato un sito denominato, appunto, Intersito, che costituisce uno dei primi esempi italiani di Blog, un vero e proprio Blog ante litteram, destinato, nelle mie intenzioni di allora, a diventare una sorta di hub che raccogliesse i fermenti dell’allora nascente New Economy. Il progetto andò avanti per due anni, poi risentì delle difficoltà legate alla dislocazione geografica, la Sicilia, che in quel momento non veniva presa molto in considerazione in ambito internet nazionale ma anche alla concorrenza di portali più blasonati.

Per bypassare questo problema riuscii ad attivare una serie di accordi di partnership con le realtà, allora maggiormente in auge per dare a Intersito la visibilità che meritava e così il mirror di Intersito fu pubblicato per un anno intero sul Cd allegato mensilmente alla rivista Inter.Net. Il portale fu presentato alle fiere nazionali più importanti del settore ICT e fu addirittura uno dei primi dieci siti a entrare nel circuito pubblicitario dell’allora neonata Clickit. Questo purtroppo però non bastò e dopo due anni decisi di chiuderlo”.

Salvo poi recuperare l’idea e rimetterla in campo. So, peraltro che vorresti ringraziare qualcuno…

“Francisco Burzi, un nome per tutti, quello del fondatore argentino del progetto Php Nuke. Se migliaia di persone – e in futuro anche aziende – nel mondo riescono a esprimere il proprio potenziale comunicativo senza bisogno di costosissimi investimenti, lo devono a questo misconosciuto eroe di cui non si parla molto nella stampa, ma la cui ombra è sempre presente, almeno tutte le volte che si pronuncia la parola Blog”.

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