È scaduto nei giorni scorsi il termine assegnato alle imprese titolari di marchi depositati, per esercitare il loro diritto di prelazione per la registrazione degli indirizzi Internet corrispondenti, con il nuovo suffisso “.info”.
Dal 12 settembre i privati possono chiedere la registrazione di tutti gli indirizzi restanti, che saranno assegnati secondo l’ordine delle richieste.
Il suffisso, come è noto, è stato istituito per raggruppare tutti i siti destinati all’informazione.
Tuttavia, il “.info” nasce con un difetto d’origine: le quasi 50.000 richieste di registrazione provengono da società che non hanno alcun interesse a occuparsi di “informazione”, ma che si preoccupano, invece, di evitare che altri utilizzino il loro nome o il loro marchio con il suffisso “.info”.
In sostanza, è il timore di essere vittime del cybersquatting ad aver spinto molte grandi aziende a chiedere la registrazione del “.info”. È molto più conveniente, infatti, registrare un indirizzo che probabilmente non verrà mai utilizzato (il costo della procedura è di circa 190 euro e comprende le spese di prenotazione e i diritti di registrazione per 5 anni), piuttosto che pagare le spese per la successiva procedura necessaria per recuperare l’indirizzo registrato da altri.
L’obiettivo dell’Icann di contenere le spinte speculative sugli indirizzi Internet, attraverso l’introduzione dei nuovi domini, sembra lontano dall’essere raggiunto.
Sono moltissimi, per di più, gli indirizzi per i quali è stata richiesta la registrazione da chi non è titolare del marchio corrispondente, tentando di aggirare in vari modi la procedura prevista, con la speranza di rivenderli in un secondo tempo a prezzi elevati ai legittimi titolari.
Il consorzio Afilias – operatore privato al quale l’Icann ha affidato la gestione del “.info” e che raggruppa 18 tra i più grandi registrar (venditori al dettaglio di indirizzi Internet – ha dichiarato, a questo proposito, che, al termine delle operazioni di registrazione, in dicembre, gli speculatori saranno perseguiti nei termini di legge.