Le nuove tecnologie e Internet hanno creato nuove figure professionali. In questo caso hanno rinnovato una figura che già esisteva, creando il “cybermediatore”.
Un cliente rifiuta, dopo mesi, di pagare la fattura? La fotocopiatrice acquistata da poco non funziona e il costruttore tarda nella riparazione? Niente paura.
Per questi piccoli e grandi litigi tra imprese, niente più lunghe e costose cause giudiziarie.
Nell’era di Internet, infatti, queste liti si regolano grazie al “cybermediatore”.
L’idea è venuta ai responsabili del centro di Mediazione e Arbitrato di Parigi (CMAP) che propongono alle imprese un servizio di mediazione online.
CyberCMAP, è il nome del servizio, è il primo servizio online di mediazione e arbitrato al mondo realizzato da un organismo senza scopo di lucro.
Il suo obiettivo è favorire il dialogo tra le imprese che debbano comporre un conflitto commerciale per poter uscire dall’impasse senza dover sborsare migliaia – a volte, milioni – di dollari in parcelle di avvocati.
“Grazie a questa tecnologia (Internet ndr) le imprese fanno economia di tempo e di denaro – precisa Myriam Bacqué, segretario generale del CMAP – Le comunicazioni via posta elettronica implicano scambi più produttivi che vanno dritti allo scopo”.
Il Centro, che normalmente tratta, ogni anno, nel “mondo reale” un centinaio di liti tra imprese, spera entro il 2001 di risolverne più di un terzo sulla Rete.
Naturalmente, per poter approfittare di questo servizio, le imprese dovranno essere rigorosamente francesi e possedere un indirizzo di posta elettronica.