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Nasce Enduring Freedom, il sito per denunciare i tentativi liberticidi sulla Rete

20 Novembre 2001

Nasce Enduring Freedom, il sito per denunciare i tentativi liberticidi sulla Rete

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“Internet è la prima vittima delle leggi sulla sicurezza votate dopo l’11 settembre in un gran numero di democrazie”.È questo l’incipit della pagina del sito www.enduring-freedoms.org, realizzato dalla federazione internazionale …

“Internet è la prima vittima delle leggi sulla sicurezza votate dopo l’11 settembre in un gran numero di democrazie”.
È questo l’incipit della pagina del sito www.enduring-freedoms.org, realizzato dalla federazione internazionale delle leghe dei diritti dell’uomo (FIDH), dallo Human Rights Watch e da Reporters sans Frontières (RSF).

Il sito, come si può immaginare, serve per “denunciare la deriva di sicurezza dopo gli attentati dell’11 settembre”, perché “dopo questi attentati osserviamo che molte delle decisioni che sono state prese sono stilettate per le libertà individuali e collettive”, come ha dichiarato Robert Ménard, segretario generale di RSF.

Sotto osservazione sono le attività legislative in particolare di Francia, Stati Uniti, Canada e Commissione europea e le misure “totalmente illegittime prese a nome della lotta legittima contro il terrorismo”.

L’indirizzo è stato preso dal nome dato dal presidente americano Bush alla guerra o all’operazione di polizia, come dir si voglia, contro il regime dei talibani in Afganistan e utilizzato dalle tre organizzazioni per far conoscere aspetti legati al conflitto.
Ce n’è per tutti: dai divieti del vecchio regime talibano, a un’analisi del comportamento dei media e dei giornalisti americani dopo l’11 settembre. Tutti legati, però, alle censure sull’informazione.

In home page è stata messa una colonna che illustra i fatti, mentre sulla parte centrale sono segnalate le prese di posizione delle tre organizzazioni.
Al centro dell’interesse, la polemica sulle decisioni di Bush che, come capo supremo ha deliberato i tribunali “speciali” militari per i crimini terroristici, un atto criticato anche dai media statunitensi.

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