Con le vendite di personal computer che, per la prima volta, ristagnano negli Stati Uniti, i fabbricanti si buttano sulla vendita di PDA e altri gadget legati a Internet.
Tutti, da Microsoft ai piccoli fabbricanti di computer tascabili, spingono sulla loro gamma di prodotti wireless che permettono a chi li usa di privarsi dell’ingombro di un computer.
Questi nuovi strumenti sfruttano i circuiti dei telefonia cellulare, integrati a un PDA e a uno schermo bloc notes.
Con il prolificare di questo tipo di apparati, è nata una nuova categoria battezzata “convergence”, che mette insieme la connessione senza fili a Internet con altre funzioni, ma non ha prodotto uno standard per questi strumenti.
Secondo Todd Kort, analista in hi-tech del Gartner Group non c’è un futuro facile per questo tipo di apparati. “Le aziende credono che l’avvenire si allontana dai computer – spiega – ma questi strumenti sono estranei alla maggior parte della gente, e si dovrà fare uno sforzo di educazione e di marketing per farli accettare”.
Una tendenza emersa durante la convention dell’Associazione dei consumatori di elettronica, tenuta a Las Vegas la settimana scorsa.
Sull’argomento “usi e abusi” dell’informatica rimandiamo al bell’articolo di Roberto Delpiano.
Eppure l’elettronica, Internet e tutti i gadget connessi sono un’irresistibile attrazione per molti. Lo dimostra il record di presenze al Consumer Electronic Show di pochi giorni fa e la panoplia di tecnologie e apparati sfornati dalle aziende.
Per citarne alcune, Microsoft ha presentato “Freestyle”, una tecnologia capace di gestire in rete computer e altri gadget in casa.
Samsung ha presentato un prototipo chiamato “Nexio” che mette insieme le caratteristiche di un PDA e di un telefono cellulare.
Al salone MacWorld di San Francisco, Steve Jobs ha presentato il nuovo iMac, rinforzando il suo credo negli strumenti di “convergence”.
“Il nuovo iMac sarà al centro di un incrocio di comunicazioni digitali”, ha dichiarato Jobs che vede nella sua nuova creatura il centro ideale per la gestione di piccoli strumenti di comunicazione in tutta la casa.
Insomma, su questa filosofia esiste una “convergence” tra costruttori, che porterà ineluttabilmente a piegarci a questa nuova prospettiva senza ancora aver digerito, tutti, il computer con i suoi fili pendenti e gli ingombri sui tavoli di casa e di ufficio.