Secondo le notizie comparse in questi giorni Private avrebbe offerto un milione di proprie azioni ordinarie (Nasdaq) del valore di 2,4 milioni di dollari per acquisire il marchio Napster e l’indirizzo Internet napster.com.
Dopo l’epilogo negativo della vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Napster e dopo l’annuncio di Bertelsmann di tagliare le attività on line legate alla musica e all’editoria, arriva questa notizia alquanto inaspettata.
“Acquisire Napster ci permette di entrare nel mercato del peer-to-peer dedicato ai contenuti per soli adulti in settore ristretto”, ha affermato Charles Prast, l’amministratore delegato di Private Media.
L’idea sarebbe infatti quella di utilizzare il marchio di Napster per offrire un servizio di scambio gratuito di contenuti pornografici, in abbinamento con un accesso a pagamento per contenuti selezionati di maggiore “qualità”.