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Napster non filtra: Colpa delle liste sbagliate

27 Marzo 2001

Napster non filtra: Colpa delle liste sbagliate

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Ennesima baruffa tra la rappresentanza dell’industria discografica e Napster sul sistema di filtro per le canzoni protette dal diritto d’autore. Secondo i primi, il sito di scambi musicali non rispetterebbe …

Ennesima baruffa tra la rappresentanza dell’industria discografica e Napster sul sistema di filtro per le canzoni protette dal diritto d’autore. Secondo i primi, il sito di scambi musicali non rispetterebbe l’ingiunzione del tribunale americano.

Un giudice di San Francisco aveva ordinato, il 5 marzo scorso, a Napster di fermare lo scambio di musica protetta dal diritto d’autore, mettendo un filtro e rispettando una lista di brani indicati dai discografici.

Questi ultimi hanno redatto una lista di 135 mila titoli e Napster ha installato, il 14 marzo, un filtro per bloccare tutti gli scambi illeciti.

“A questo stadio, è molto chiaro che Napster non si conforma alla decisione della corte”, dichiara indispettito un rappresentante della RIAA, l’associazione americana che raggruppa i discografici.

In un rapporto presentato al giudice sui progressi compiuti per bloccare la musica, Napster afferma che le liste sono “piene di errori” e comprendono anche canzoni sulle quali le case discografiche non hanno diritti.

Le omissioni dell’industria discografica rappresentano “un onere serio e inappropriato” e frustrano gli utilizzatori, secondo Napster.
Il sito accusa i discografici di non fornire i titoli esatti sotto i quali vengono scambiate le canzoni e che si allontanano dal titolo ufficiale.

Gli utilizzatori di Napster si scambiano le canzoni che sono conservate nei loro hard disk. Le canzoni da scambiare non appaiono sempre nelle liste di Napster sotto il loro esatto titolo, cosa che rende più difficile filtrarle.

Il sito afferma di aver escluso dallo scambio circa 229 mila canzoni e artisti sotto diritto d’autore, bloccando 1,3 milioni di nomi di file e chiede al giudice di ordinare all’industria discografica di migliorare le liste e reclama più tempo per fermare gli scambi illeciti.

Confusione si somma a confusione, con il risultato che nessuno ci capisce nulla, tranne gli utenti che continuano a scambiarsi musica online.

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