Il sito di scambi musicali online, Napster è più utilizzato in Canada, in Argentina e in Spagna che negli Stati Uniti. È quello che emerge da uno studio sull’argomento realizzato da Jupiter Media Metrix.
Nel mese di febbraio, infatti, il 30 % dei canadesi che navigavano su Internet hanno scaricato musica da Napster; seguono gli argentini (25 %), gli spagnoli (23,8 %) e i brasiliani (18,8 %).
Gli Stati Uniti, campo di battaglia vero tra Napster e l’industria discografica, arrivano solamente al quarto posto con il 16 % di utenti sul totale.
Allora, perché la RIAA se la prende soprattutto con i suoi concittadini?
Innanzi tutto, perché (per fortuna) è un’associazione nazionale limitata agli Usa e ancora non ha avuto il coraggio di attraversare l’oceano ma soprattutto, e qui vengono in soccorso i dati dello studio, il più alto numero di iscritti a Napster è statunitense.
Loro infatti sono 13,6 milioni contro, ad esempio, i 4 milioni di canadesi. E si parla di connessi esclusivamente da casa, escludendo chi scarica musica dall’ufficio.
L’Italia con i suoi 1,2 milioni di utenti arriva dietro la Germania (1,88 milioni) e davanti alla Francia con solo 595 mila utenti Napster.
Lo studio condotto da Jupiter Media Metrix è stato realizzato in 13 paesi, che rappresentano l’85 % della popolazione Internet mondiale.
Nel totale di utenti di questi paesi, 26 milioni hanno utilizzato Napster a febbraio, circa il 14 % della popolazione connessa, su un totale di 60 milioni di iscritti al sito di scambi musicali.