I giudici hanno ascoltato le argomentazioni di Napster e non hanno saputo fissare una data per la loro sentenza. I server rimangono in funzione e gioiscono i fan dell’Mp3.
Sono state notti di angoscia per gli utenti di Napster, il famoso software di scambio di file musicali MP3 su Internet.
La Corte d’Appello di San Francisco avrebbe dovuto emettere una sentenza che, sicuramente, avrebbe avuto una risonanza e un effetto mondiale.
L’angoscia, dunque, continuerà ancora per qualche giorno, anche se questa indecisione della corte lascia uno spiraglio di speranza.
Infatti, sembra che i giudici abbiano accolto gli argomenti di Napster, decidendo di posporre la loro decisione a data da destinarsi.
L’altra parte, ovvero l’avvocato che difende le major del disco, all’origine di questa causa contro il software, dichiara che i tre giudici potrebbero emettere il loro verdetto “entro la fine della settimana o tra quattro settimane”.
Napster viene ritenuto colpevole, perché i file scambiati dagli utenti passano attraverso server centrali.
Altri software, come ad esempio Gnutella, permettono di scambiare file musicali senza passare da un server centrale.
L’industria discografica in questo caso, se dovesse liquidare Napster, perseguirà tutti gli utenti Gnutella?
Ecco uno dei motivi per cui questo processo, comunque vadano le cose, non porterà ad una soluzione del problema per i discografici e a conseguenze concrete per gli utenti Internet fan della musica e dell’MP3.