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“Musicisti di tutto il mondo: unitevi!”

26 Novembre 1998

“Musicisti di tutto il mondo: unitevi!”

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Era Totò a pronunciare questa frase in un film degli anni Sessanta, senza immaginare quale rivoluzione avrebbe scosso il mondo della musica intorno alla fine degli anni Novanta.

Billie Holiday racconta che da piccola, affascinata dalla musica jazz, era costretta ad andare nei bordelli per sentirla. Solo lì avevano i soldi per acquistare il grammofono, meraviglioso e avveniristico strumento, e solo lì si poteva sentire “la nuova musica nera”. Oggi Billie, per sentire nuova musica, non dovrebbe nemmeno più uscire di casa, gli basterebbe accendere il computer.
Sotto la bandiera dell’Mp3, infatti, si sta consumando una svolta storica nel mondo della produzione musicale. Le case discografiche tremano vedendo i loro prodotti e i loro musicisti in balia della Rete. Il colpevole ormai è noto, l’algoritmo di compressione Mpeg 3: comprime il segnale audio sorgente fino a un dodicesimo della sua grandezza, semplicemente tagliando tutte quelle parti non udibili dall’orecchio umano, conservando una qualità audio molto vicina a quella del Cd.

Tutto ciò ha suscitato la reazione delle principali case discografiche americane. “Basta prendere un Cd – spiegano inviperite le majors – trasformare le tracce in formato Mp3 e metterle a disposizione su Internet. È un’istigazione alla violazione del copyright”.
Intanto i produttori di “player”come la Samsung, dopo Diamond Multimedia e il suo Rio, lanciano sul mercato lettori Mp3 che si possono anche collegare all’impianto hi-fi di casa (vedi su Apogeo Online la notizia su Yepp (https://www.apogeonline.com/news/index.html). Intanto le fila dei sostenitori del nuovo algoritmo si ingrossano, insieme ai siti che offrono file Mp3 e motori di ricerca specializzati che, come cani da riporto, puntano sui server che contengono la musica impacchettata.

“È quasi impossibile per i musicisti che non lavorano per le majors ottenere spazi radiofonici, tour o una distribuzione capillare – gioiscono i sostenitori dell’Mp3 -; per non parlare degli alti costi di registrazione e produzione dei Cd. Mp3 permette ai musicisti a basso budget di ottenere un prodotto di alta qualità e di poterlo offrire direttamente a un pubblico enorme. L’industria discografica è spaventata dalla prospettiva di un taglio dei profitti dovuto al lancio di un formato “popolare”come Mp3”.

Ma per le grosse etichette discografiche il terrore corre sul bit. Oltre al “mostro Mp3″nei loro incubi è apparso il dragone Philips. La casa olandese, per cercare di recuperare il deficit di bilancio che la sta portando a “tagliare”stabilimenti un po’ in tutto il mondo, ha lanciato un Cd recorder. Non hai un computer, non hai un masterizzatore? Non c’è problema, col nuovo giocattolo è possibile copiare i propri Cd schiacciando il solo tasto “Rec”.
Il top della gamma CD Recorder, il CDR 880, è capace di soddisfare tutte le più raffinate esigenze degli appassionati di musica. Il convertitore della frequenza di campionamento consente di effettuare registrazioni digitali anche da altri sistemi quali DAT, DCC o DAB (trasmissioni digitali via satellite).
Per registrazioni dirette via CD la funzione Direct Line Recording (DLR) consente di escludere il convertitore della frequenza di campionamento per registrare “bit su bit”. Le connessioni sono tutte placcate in oro per una perfetta trasmissione del segnale audio. L’entrata/uscita IN/OUT è analogica, digitale coassiale e digitale ottica.

Ma perché Mp3 è meglio della vecchia “track”Cd? Primo: la qualità è pressoché la stessa; secondo: la compressione è maggiore. Risultato: su un Cd normale si possono registrare 74 minuti, con la compressione Mp3 si registra fino a 3 ore.
Abbiamo fatto una prova scaricando uno dei tanti encoder (software di conversione di formato da Cd a Mp3) e abbiamo convertito un brano. Risultato: non si sente la differenza. Se non nel numero di bit scaricati sull’hard disk. Una curiosità: molti degli encoder sono ideati da informatici dell’Est europeo.

Se non avete voglia di provare l’emozione del “pirata”, potrete scaricarvi tonnellate di bit musicali legali e scoprirete che esistono generi, compositori ed esecutori che neanche immaginavate.
Oppure provate a visitare http://www.angelfire.com/biz/Mp3Productions/italian.html, un sito nel quale trovate tutto su Mp3. Unica avvertenza: selezionate la lingua francese, perché sulla pagina in italiano i link non funzionano.
Se amate tutto quello che è multimediale un buon punto di partenza è http://www.scour.net/index.phtml?searchtype=advanced, un sito con un buon database su file musicali in molti formati, compreso “liquid audio”.

La musica allarga i propri orizzonti e non è un caso che sia Internet il veicolo prescelto. La musica è un linguaggio di comunicazione universale (gli alieni di Spielberg usano la musica per comunicare) così come Internet sta diventando un veicolo mondiale di comunicazione. E i generi musicali, gli autori e gli esecutori hanno una platea vastissima di possibili ascoltatori. Non esisteranno più “ghetti”dove relegare la musica e non dovremo più aspettare che il nostro amico parta per le Americhe o per Londra per avere l’agognato disco del gruppo underground.

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